La Cava

La scelta del tufo più duro, per fondazioni e cornici era frutto di attenti esami diretti nelle tufare della "Vaglia" o di "Gravina", volti a testare la compattezza, durezza e purezza della pietra. Il tufo si presenta a volte nudo, con variegate espressioni cromatiche che ne segnalano la vecchiaia , spesso corredato di spontanei inserti vegetali, talvolta velato di scialbature, rivestito con intonaco costruito con tecniche ormai desuete. Molte e diffuse sono le parti di questo materiale oramai alterate, localizzate nelle zone più esposte al vento, in quanto questo favorisce il processo innescato dalle forti escursioni termiche del clima materano di umidificazione ed essiccamento. Quando la crescita dei cristalli dentro i pori è ostacolata dalle pareti capillari, si producono tensioni che provocano una disaggregazione meccanica delle parti superabili della pietra e perdita di peso. Il vento agisce allora anche da fattore meccanico trasportando le parti superficiali già disaggregate.La formazione di alveoli e cavità dipendono dalla disomogeneità della pietra, costituita da fossili che ,con l'avanzare dell'alterazione, si distaccano dal resto.


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