MURETTI A SECCO

I muri divisionali, i muri di contenimento del terreno terrazzato e i muri di delimitazione dei percorsi stradali, costituiscono un reticolo geometrico che si sovrappone al supporto geologico, rispettandone le sinuosità e divenendo l'elemento più aggregante del paesaggio. Si tratta di un reticolo composto da muri con altezza costante i quali evidenziano ogni dettaglio del terreno e delle sue linee di pendenza.
La lettura di queste opere fa constatare che l'uomo, nell'esplicazione del suo lavoro, ha avuto un estremo rispetto della natura, incidendola e modificandola con parsimonia, solo per particolarissime necessità, ma rispettandola per tutte le ulteriori applicazioni.
Vi è inoltre da notare che nella edificazione dei muri a secco di divisione, di contenimento o di delimitazione, si riscontra il medesimo principio costruttivo: scavo del terreno fino a raggiungere il supporto di roccia, oppure asportazione dello strato compatto di argilla; esecuzione, con conci selezionati, di due distinti paramenti murari inclinati a "scarpa" che successivamente venivano riempiti di pietrame informe; completamento dell'opera con la collocazione, in senso trasversale all'andamento del muro, di grossi blocchi di pietra che sporgono da entrambe le parti e costituiscono la "coperta" di irrigidimento finale.
Ad ogni modo, abbiamo dati storici che forniscono la chiara indicazione che fino al XVI secolo questi murI, ed in specie quelli di recinzione, più che definire i confini delle diverse proprietà, in un dato ambito territoriale, attestavano il possesso temporaneo di un suolo demaniale per adibirlo ad una particolare coltura, pertanto, esaurito tale processo, dovevano essere demoliti. In effetti, però, sussisteva anche la particolarità che essi assolvevano alla funzione di proteggere le coltivazioni di seminativi e di foraggi dal pascolo delle greggi vaganti. In tal senso acquisivano particolare importanza anche nella delimitazione della fìtta trama dei percorsi stradali.
Successivamente, si riscontra che la loro utilizzazione divenne parte integrante e permanente degli ambiti territoriali per una razionale e ciclica fruizione dei suoli agricoli; furono istituite le chiusure, le pezze, le mezzane, i parchi, e furono realizzate murature a secco per perimetrare superfici destinate all'allevamento di animali: corti, cortaglie, jazzi, o per destinazioni particolari: orti, frutteti.
E' proprio in queste ultime utilizzazioni che l'esigenza di costituire dei varchi d'accesso alle superfici recintate, ha dato modo di strutturare dei "portali" di notevole fattura.

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