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Federico II fondò la città sul punto più alto della Murgia dov'era in principio l'acropoli del centro peuceta; per l'impostazione urbanistica si rifece a due arterie principali: l'asse Nord-Sud, che insisteva su un percorso viario che collega la costa pugliese con l'entroterra lucano (attuale Corso Federico II di Svevia) e l'asse Est-Ovest, parallelo alla via Appia Romana e alla via Appia Antica. Con la morte dell'Imperatore e la sconfitta degli Svevi da parte degli Angioini, Altamura "conobbe la peste del baronaggio"; infatti, dal 1271, anno in cui Carlo I la concesse a Ludovico da Belloico, la città vide succedersi nel suo feudo vari padroni. Nel 1532, divenne città demaniale, in quanto, gli altamurani decisero di riscattare la loro "Terra" pagando i debiti di Onorato Gaetano. Nel 1542, la città passò sotto la signoria dei Farnese che non la vessarono mai come gli antichi feudatari; in tal clima, prosperò e crebbe, anche durante la guerra dei Trent'Anni (1618-1648), quando i paesi del Mediterraneo conobbero una crisi economica. |