SALENTO: i luoghi e la storia
       

Storia di Alezio

Scheda di Alezio

Storia del Salento

STORIA DEL SALENTO: Testimonianze preistoriche

Menhir Salentino

Dolmen Placa (Melendugno)

ERA PREISTORICA

TESTIMONIANZE PREISTORICHE

CIVILTA' MICENEA

CIVILTA' MESSAPICA

TORRE PINTA

MAGNA GRECIA

VILLAGGI RUPESTRI

GROTTE DI DIO

IL MITO DI EGNAZIA

MUSEO DI TARANTO

TESTIMONIANZE PREISTORICHE

Le più antiche espressioni artistiche sono dell'epoca dell'Homo Sapiens (a partire da 40.000 anni fa). In Europa l'arte parietale è preceduta dall'arte mobiliare, cioè da sculture o incisioni di figure umane o animali su pietra, o su corno, o su ossa di animali. Le statuette femminili o "Veneri" (Paleolitico superiore) sono un'espressione tipica dell'arte mobiliare. Queste sculture, in cui viene esaltata la maternità, potrebbero essere espressioni di un culto della fertilità. Esse continuano nel Neolitico con varietà di stili e ricchezza d'immagini per le quali il riferimento alla "Dea Madre" sembra essere evidente. Le figure femminili, chiamate "Veneri", rinvenute a Parabita, in provincia di Lecce, risalenti a 20.000 anni fa, sono una prima manifestazione dell'arte in questa regione.

I dolmen e i menhir sono monumenti megalitici, costruiti con pietre e macigni rozzi, destinati, nella preistoria, a scopi funerari o religiosi. I dolmen sono formati da grosse pietre conficcate nel terreno a guisa di pareti; un lastrone monolitico posato sopra copre la camera sepolcrale. I menhir sono lunghe pietre piantate verticalmente nel terreno, puntate verso il cielo in un desiderio di verticalità celeste, di forza assoluta; su queste pietre non sono state trovate né iscrizioni, né dipinti che potessero aiutare l'uomo a spiegarsi la loro funzione. Dolmen e menhir, considerati un tempo di origine celtica, sono stati ritrovati nell'Africa del Nord, in Palestina, nell'India, in Corea, nel Giappone e numerosi in Scandinavia, in Danimarca, nelle isole Britanniche, in Francia, in Spagna, in Portogallo e in Puglia. I menhir sono sparsi in tutto il Salento e sono facilmente individuabili nei campi durante una passeggiata; vengono chiamati dalle genti locali "pietre fitte".

Il lavoro sviluppato in questo sito è frutto, oltre che dell'entusiasmo per questa mia prima esperienza in rete e dell'interesse per l'oggetto della ricerca, della preziosa, chiara e paziente collaborazione del Prof. Antonio DADDABBO. A lui vanno i miei più sentiti ringraziamenti per avermi insegnato a scoprire una nuova dimensione e per avermi rimandato all'importanza dell'apprendimento diretto ... a quella "scuola-bottega" di cui spesso ignoriamo il significato.
LA BOTTEGA DEL RILIEVO
Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura
Prof. Antonio DADDABBO

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Ultima revisione sito:
14 Febbraio 2001