Con il passare degli anni questo palazzo ha purtroppo subito profonde trasformazioni:
si intuisce il prospetto semplice e regolare
con un parametro a bugnato rustico,
delimitato da una cornice marcapiano e un doppio ordine di finestre ai superiori,
secondo il medesimo tipo di palazzo Caggiano-Esperti; ma la destinazione ad Ospedale, nel 1936,
con le conseguenti modifiche e l' aggiunta in facciata di quattro pesanti contrafforti in tufo,
ne hanno compromesso la struttura originaria. Contigua a questo palazzo, e' ubicata la casa
del reverendo Pietro Giacomo Pappalettere che nel 1550 apparteneva a Ottaviano Cognetta,
patrizio barlettano.
Il Vista la descrive cosi':"Il piano terreno poi ha tre vani,
due a sesto acuto ed uno a cerchio, sulla facciata della casa si veggono tuttavia degli avanzi
di pilastri che fanno supporre doverci essere stato innanzi un piccolo portico.
Su una delle due porte, sul ballatoio della scala, quella a destra salendo, ha una lapide
con la data 1550. Fu dato in dote a donna Teresa Pappalettere sposatasi il 25 Aprile del 1729
con il nobile Antonino Scossa, patrizio lucerino. Pero' non avendo lasciato prole la casa
torno' ai signori Pappalettere".
Questa famiglia possedeva un altro palazzo situato alle spalle di questi due,
prospicente via San Giorgio e confinante con le case dei signori Galiberto.