Il "rapporto finale", diffuso
via Internet dal MURST nell'ottobre 1997, al punto "A-
I crediti didattici nel sistema universitario" auspica che "il
sistema dei crediti sostituisca la definizione dei corsi di studi che oggi
è in annualità e in ore". "I crediti secondo l'ETCS
sono valori numerici associati alle unità di corso per descrivere
il carico di lavoro richiesto a studentesse e studenti per completarle.
... in altre parole si basano sul lavoro totale degli studenti e non si
limitano a valutare unicamente le ore di didattica impartita".
Per una verifica pratica della possibile applicazione di quanto auspicato
dal "rapporto finale", il corso di "Rilevamento
fotogrammetrico dell'architettura", attivato presso il Politecnico
di Bari nell'anno accademico 1997/98 ha seguito le nuove direttive.
I parametri che il programma del
corso ha preso in considerazione sono:
piano di studio. La disciplina (non obbligatoria) può essere
inserita, nel proprio piano di studi, da studenti dei corsi di laurea in
Ingegneria Civile ed da studenti del quinto
anno di Ingegneria Edile
contenuti. I concetti che, a conclusione del corso, lo studente
dovrebbe aver chiari sono tre:
- il rilievo. Come al solito, l'argomento può essere affrontato
e risolto in brevissimo tempo se si pensa solo al rilievo geometrico della
forma dell'oggetto rilevato, ma richiede un tempo infinito se si pensa
al rilievo come analisi dell'oggetto (non si può rilevare un motore
se non si conosce il funzionamento dello stesso);
- la fotogrammetria. Per definizione la fotogrammetria consente
il rilievo delle misure dall'immagine fotografica tridimensionale. In realtà
esistono concetti distorti di tale disciplina, infatti alcuni docenti la identificano
con la restituzione prospettica (la prospettiva è un'immagine bidimensionale
soggetta a tutti gli errori derivanti dalle illusioni ottiche), altri con
la cartografia (ottenuta mediante rappresentazione grafica solo di alcune
informazioni esistenti sui fotogrammi);
- l'architettura. È evidente che non si può rilevare
l'architettura se non la si conosce e, viceversa, non si può conoscere
l'architettura se non la si rileva (dunque il problema va risolto con approssimazioni
successive).
orario delle lezioni. Specialmente al quinto anno non si può
pensare ad un orario di frequenza rigido, infatti per la maggior parte
gli studenti devono recuperare discipline degli anni precedenti.
Il "rapporto finale"
offre una serie di opportunità dotate di una notevole carica innovativa:
consente di spostare l'ottica dall'insegnamento all'apprendimento;
sostituisce al concetto della frequenza obbligatoria quello di frequenza
finalizzata agli obiettivi dello studente;
accentua la modalità dei corsi consentendo ai docenti di costruire
proposte didattiche che accedono a tipologie composite (lezioni a fronte,
insegnamento a distanza, utilizzazione di tecnologie mediatiche) e che
meglio si adattano alle esigenze di una popolazione studentesca estremamente
differenziata;
la sua attuazione implica uno sviluppo della collegialità delle
decisione tra i docenti e un confronto sui temi della didattica con il
corpo studentesco;
fa intravedere la possibilità di organizzare percorsi di studi
flessibili, innovativi rispetto a quelli consolidati e rispondenti alle
esigenze di piccoli gruppi;
può essere uno strumento utile per stabilire raccordi e scambi
tra i percorsi universitari e la rete di formazione post secondaria.
Alla luce di quanto sopra emerge l'esigenza di una chiara presentazione
dell'offerta didattica. Per una scelta coerente del proprio piano di studio,
lo studente dovrebbe conoscere preventivamente:
gli obiettivi di ogni corso, senza di cui non si può
parlare di coordinamento didattico e di pianificazione del corso di studi;
la metodologia d'insegnamento. Il fallimento della didattica
tradizionale nasce proprio dall'imposizione di tale metodologia da parte
della classe docente;
la produzione degli anni precedenti, che rappresenta una verifica
del rendimento del corso;
il "curriculm vitae" del docente. Per un buon rendimento
della didattica, il rapporto docente-discente non può prescindere
dalla formazione culturale di entrambi e richiede l'esistenza di una stima
reciproca (la scuola è nata con la libera scelta del Maestro da
parte del Discepolo e viceversa, mentre oggi è il docente che si
impone allo studente).
Il corso di "Rilevamento fotogrammetrico
dell'architettura" ha tentato di risolvere i problemi, posti sopra,
cominciando con l'attivare un prorio sito su Internet con indirizzo:
http://rilievo.stereofot.it/
Il sito è stato predisposto per fornire informazioni su:
l'attività didattica e di ricerca, con il presupposto che l'attività di ricerca stessa venga svolta dagli studenti che frequentano;
il programma, presentato in forma multimediale per poter essere letto rapidamente o essere
trasformato in un testo-guida. Nella pagina dedicata alla didattica sono stati riportati i programmi dei precedenti corsi di fotogrammetria che in vent'anni si sono succeduti a Bari. Non si può non far presente una caratteristica comune a questi corsi: tutti coloro, che hanno scelto di seguirli, hanno sostenuto l'esame nella sessione estiva.
la suddivisione in moduli. Considerato che in venti anni la fotogrammetria ha subito profonde trasformazioni (oggi viene distinta in analogica, analitica e digitale), si è diviso il programma in modo da consentire allo studente la scelta dei moduli più confacenti alla propria formazione. Analogo discorso è stato fatto per i moduli relativi alla fotografia (analogica e digitale), al CAD (limitato al programma ArchiCad, ma differenziato per le piattaforme MacOS e Window) e per la documentazione multimediale.
il lavoro svolto dagli studenti, ai quali è stata riservata una pagina con indirizzo di posta elettronica per la presentazione dei lavori svolti e del proprio curriculum. Si ritiene così di aver dato una prima risposta al problema di una verifica oggettiva sulla valutazione e, quindi, sul valore dei crediti, intesi quale moneta di scambio internazionale. Si ritiene, inoltre, di aver gettato le basi per la crazione di una "borsa dei crediti"
il cui rialzo (o ribasso) sarà funzione dell'aggiornamento della didattica. Si spera, infine, di trasformare questa pagina nella vetrina di un ufficio di collocamento virtuale.
La finalizzazione della produzione didattica al progetto ARCA, che potrebbe diventare un valido strumento per il monitoraggio della realtà territoriale. In tale progetto è stata inserita anche la produzione off-line relativa ai corsi degli anni precedenti, raccolta su CD-ROM.
le informazioni sul Corso di Laurea, ivi compreso l'orario delle lezioni ed i programmi d'insegnamento, che sarebbe auspicabile collegare con opportuni link, in modo da dimostrare il coordinamento esistente tra le varie discipline;
Il curriculum del docente,
che oltre a riportare la produzione scientifica e la produzione professionale,
fa riferimento alla formazione di base, a partire dalla pagella della
prima elementare. Lo studente ha bisogno di un tutor prima ancora che di
un docente, mentre non mostra particolare interesse per uno scienziato
incapace di comunicare.