In questa sede prenderemo come punto di riferimento la produzione in rete degli studenti del corso di rilevamento fotogrammetrico dell'architettura e, in particolare, tenteremo il monitoraggio di alcuni lavori, svolti nel 1° semestre del corrente anno accademico (1999/2000):
1° caso) riversamento in rete del rilievo eseguito per il progetto dell'esame di "restauro architettonico" del corso di laurea in ingegneria edile. In questo caso i due studenti (Chiara Pice e Onofrio Mastronicola) hanno già sostenuto l'esame di restauro. Si tratta di un rilievo restituito con programma di CAD bidimensionale e presentato, per esigenze didattiche, su supporto cartaceo.;
2° caso) riversamento in rete di un rilievo analogo al precedente, ma in questo caso lo studente (Luigi Altomare) non ha sostenuto l'esame di restauro e sta eseguendo il rilievo per l'esame stesso. Per la restituzione (nel formato bidimenionale, per essere consegnata, sempre per esigenze didattiche, sul supporto cartaceo) sono stati utilizzati i programmi "AutoCad 14" e "ArchiCad 6.0";
3° caso) tema d'anno svolto da uno studente (Francisco Jose Fernandez Guirao) che è iscritto alla facoltà di architettura del Politecnico di Valencia e segue il corso di restauro presso la facoltà di architettura del Politecnico di Bari. Di particolare interesse è questo lavoro perchè utilizza i fotogrammi analogici di un rilievo fotogrammetrico eseguito nel 1980.

  A questi tre esempi ne aggiungeremo altri tre abbastanza significativi, perché affrontano il problema della rappresentazione nello spazio tridimensionale:
4° caso) si tratta di una nuova linea di ricerca che mira ad effettuare il rilievo del costruito in funzione dei progetti originali dello stesso. Non ci sono forme complesse da rappresentare perché l'edificio ha una pianta modulare, ma esistono i rilievi fotogrammetrici della struttura in c.a. e, quindi, si possono individuare nuovi aspetti del rilievo architettonico per fini didattici. Si tratta di uno studente (Dario Daddabbo) avviato all'uso del computer sin dalla scuola elementare e che, di conseguenze, dovrebbe garantire un uso normale dei programmi di CAD.
5° caso) è un tentativo di eseguire solo su supporto digitale (con un piano di studi individuale) il progetto esecutivo, con il calcolo dei costi di costruzione e gestione, fino alla redazione del libretto di uso e manutenzione dell'edificio. La forma particolare dell'edificio (si tratta del progetto di una chiesa) impedisce il ricorso alle librerie in dotazione ai programmi di CAD. Lo studente (Davide Daddabbo), che frequenta il laboratorio nell'ambito dell'attività di tutorato, è stato avviato all'uso del computer sin dalla scuola elementare e, quindi, dovrebbe utilizzare il computer come un cinquantenne usa la matita per scrivere o disegnare (per lui, infatti, è stato un gioco l'elaborazione dell'immagine stereometrica del monumento rilevato in occasione del corso di "Disegno");
6° caso) programma di rilievo e rappresentazione "ThinkStereo®", scritto, nel linguaggio multipiattaforma "Java", da uno studente (Maurizio Mastrorilli) che ha sostenuto l'esame di fotogrammetria architettonica e continua la ricerca avviata durante il corso. Il titolo del programma dice tutto e mette in guardia dai programmi di CAD tridimensionali, che disegnano sempre in uno spazio bidimensionale. Il programma non fa altro che eseguire, contemporaneamente, due prospettive di un oggetto sui fotogrammi stereometrici, utilizzando come punti di vista gli stessi punti di ripresa fotografica. Sembra l'uovo di Colombo, ma bisogna "pensare in stereo";


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