È uno strumento che consente di misurare la quantità di luce riflessa dall'oggetto fotografato o emessa dalla sorgente che lo illumina. Esso, sulla base della sensibilità della pellicola, indica una serie di coppie di valori tempi-diaframmi, corrispondenti alla stessa quantità di luce.
  In quasi tutte le macchine fotografiche, oggi in commercio, esso è partre ingrante della macchina stessa e regola automaticamente il diaframma in funzione del tempo di esposizione o lo stesso tempo in funzione della luminosità dell'immagine.
  In questa sede è opportuno richiamare l'attenzione sul diverso grado di illuminazione degli oggetti fotografati e sulla possibilità che, nonostante la latitudine di posa della pellicola e l'impiego di rivelatori compensatori, non tutte le informazioni riportate sul fotogramma siano leggibili. È buona norma, in fase di ripresa, puntare lo strumento verso le zone che più interessano.
  Delle foto seguenti, le prime due sono state scattate in sequenza, puntando, nel primo caso l'esposimetro verso il cielo e, nel secondo, verso terra.
  La terza fotografia riprende sempre Gerusalemme dal monte degli ulivi, ma è stata scattata di sera, mediando il tempo di esposizione tra quelli indicati dall'esposimetro per la zona più illuminata e per quella più scura.


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