Una volta realizzato il
foro stenopeico e
progettata la
camera metrica, non ci resta che costruire la camera stessa ed effettuare la ripresa.
Se, per ipotesi, abbiamo:
- la facciata dell'edificio da rilevare, larga m. 13 e alta m. 21;
- la scala-fotogramma scelta, 1:100;
- la distanza di ripresa, d = m. 20;
- il decentramento non molto elevato, per cui siamo certi che il punto principale cade all'interno dell'immagine;
- il formato del materiale sensibile, 24 x 30 cm.;
le dimensioni teoriche della camera metrica saranno:
- larghezza l = 24 cm.;
- altezza h = 30 cm.;
- profondità c = 20 cm.
Nella realizzazione pratica della camera queste dimensioni saranno aumentate in funzione del materiale da costruzione adottato (buoni risultati possono ottenersi con il legno lamellare).
Di certo queste dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle di una qualsiasi macchina fotografica (metrica o non) e la forma, perfettamente squadrata, consente un facile allineamento.
Gli
studenti hanno realizzato l'allineamento delle camere, poggiandole su due tavolini, a loro volta
allineati con fili tesi. Oggi si potrebbe far ricorso alla penna-laser, capace di rendere visibile il raggio proiettante, e accertarsi persino del parallelismo degli assi di ripresa, verificando che la
distanza AB, misurata sulla facciata, sia uguale alla
base di ripresa (uguale alla distanza tra i centri ci proiezione
O e
O'.
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