La fotografia riportata a sinistra è stata realizzata da uno studente, nell'a.a. 1984/85, applicando il foro stenopeico ad una cassetta per bottiglie di liquore, di dimensioni 24x30x8 cm. Nonostante l'effetto della ripresa supergrandangolare, dovuto alla non comune distanza principale (80 mm.) rispetto al formato-immagine (240 x 300 mm.), è difficile pensare che oggi qualcuno preferisca il foro stenopeico alla comune macchina fotografica.
  In fotogrammetria, però le cose cambiano. Infatti, rispetto ad una camera metrica, la camera dotata di foro stemopeico può presentare persino dei vantaggi, quali:
    - costo trascurabile. Il materiale più idoneo è il legno, ma tutto dipende dalla precisione richiesta e dai mezzi a disposizione per realizzare la camera;
   - distorsione nulla, se si pensa che, mancando l'obiettivo, i raggi proiettatnti l'immagine non subiscono alcuna rifrazione;
   - caratteristiche tecniche. La distanza principale, il decentramento e il formato immagine possono essere scelti in funzione della ripresa e della precisione richiesta.
   Diamo per acquisiti i primi due punti e soffermiamoci sul terzo: il progetto della camera metrica in funzione dell'oggetto da rilevare. Procedendo con ordine, dovremo scegliere:
   - l' oggetto della ripresa, che può essere bidimensionale o tridimensionale e richiedere una ripresa mono o stereo. Molto spesso la definizione di oggetto bidimensionale dipende dalla distanza di ripresa e dal tipo di utilizzazione dei fotogrammi.
   - il punto di ripresa. Osservando direttamente l'edificio, non è difficle stabilire il punto o i punti di osservazione ottimali. Molto spesso, specie nelle riprese stereo, l'errata scelta dei punti di vista causa l'inaccessibilità di alcuni particolari architettonici;
   - la scala-immagine, che solitamente è funzione dei particolari da rilevare e della precisione. Ricordiamoci che la scala-immagine è data dal rapporto tra la distanza principale e la distanza di ripresa: fissando il formato immagine e variando la distanza principale, possiamo variare a piacere l'angolo di ripresa.
   - il decentramento, che ci consente di sfruttare al massimo la superficie sensibile .

fotogrammetria povera | camera obscura | foro stenopeico | progetto | ripresa