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La GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
del 19 ottobre 1976

  Giovinazzo, 18 ottobre
  In un incontro presso il gerontocomio a cui hanno partecipato tutti gli anziani ospiti del ricovero, la madre superiora suor Margherita Toma dell'Ordine di S. Vincenzo de' Paoli, il Consiglio di amministrazione dell' Eca, il geom. Aldo Pastore dell'assessorato regionale ai LL.PP., il capogruppo consiliare della Dc cav. Scivetti, l'impresario Giovanni Maggio, che aveva vinto la gara di appalto, amministratori locali, sono stati illustrati i lavori di costruzione della nuova casa di riposo che hanno avuto inizio nei giorni scorsi.
  Il presidente dell'Eca dott. Colaluce dopo aver espresso gli auguri che la casa di riposo possa essere una immediata realtà per Giovinazzo, ha illustrato i motivi della scelta del suolo su cui va sorgendo l'opera fra le vie Ten. Fiorino e Magg. Zeverino. Si è voluto inserire - ha detto il presidente dell'Eca - l'opera nel contesto urbano per consentire ai futuri ospiti di partecipare attivamente alla vita della comunità, di avere i conoscenti facilmente reperibili, di essere ancora presenti nei luoghi dove hanno trascorso la vita attiva e contemporaneamente trovare un luogo sufficientemente isolato per la pericolosità del traffico. Costerà 650 milioni.
  L'opera è stata illustrata dagli stessi progettisti ingg. Nicola Devenuto di Giovinazzo e Antonio Daddabbo di Bari. La casa di riposo prevede 5O posti letto, sistemati in camere singole e doppie, dotate ognuna di servizi igienico-sanitari. La costruzione, del tipo a "terrazza", si articola su tre livelli: al pianoterra è stata sistemata la zona soggiorno pranzo (comprendente la biblioteca, una sala per ricevere gli ospiti) con i relativi servizi (lavanderia, cucina, depositi, spogliatoi per il personale di servizio) e la cappella; ai due piani superiori la zona letto e, per ogni piano, sono previste due camere per il pernottamento del personale assistenziale.
  Infine il sindaco dott. Francesco Milillo dopo aver espresso un elogio alle suore della Carità, che con abnegazione hanno avuto cura per oltre un secolo dei vecchi indigenti, ai quali non hanno fatto rimpiangere la mancanza di affetti domestici, ha sottolineato l'importanza dell'opera sotto il profilo sociale e politico, ricordando l'impegno del cav. Scivetti sotto la cui amministrazione si diede l'avvio della pratica, nonché l'interessamento dell'allora sottosegretario ai LL.PP. on. Vincenzo Russo per ottenere il finanziamento del primo contributo statale e far approvare il decreto. E' seguita una visita al gerontocomio e ai lavori di costruzione in atto.