32. Situazioni ricorrenti e ipotesi di soluzione
Per l'individuazione dei luoghi più adatti alla celebrazione della
Penitenza negli edifici antichi si possono suggerire quattro ipotesi di
soluzione in corrispondenza alle situazioni più frequenti.
a) Collocazione della « sede » confessionale in area prossima
all'ingresso della chiesa: questa soluzione tradizionale, riferendosi all'immagine
della porta, richiama il significato della Penitenza come punto d'arrivo
del cammino di conversione, luogo del ritorno a Dio e del passaggio alla
vita nuova.
Nei casi in cui il battistero e il fonte siano collocati in prossimità
dell'ingresso, la collocazione della sede confessionale in questa area può
mettere in miglior rilievo il significato della Penitenza come recupero
della grazia battesimale.
b) Collocazione della «sede» confessionale in cappelle laterali
(purché non destinate a scopi devozionali) o in ambienti laterali
all'aula dell'assemblea e aperti verso di essa: questa soluzione sottolinea
opportunamente la dimensione comunitaria della Penitenza e il rapporto tra
la sua celebrazione e l'assemblea eucaristica.
c) Collocazione della «sede» confessionale in una navata laterale:
questa soluzione prevede che la celebrazione della Penitenza avvenga nel
contesto di una assemblea riunita e la considera un evento sacramentale
messo alla portata di tutti i fedeli. Anche in questo caso le «sedi»
confessionali devono essere bene illuminate e dotate di uno spazio di rispetto
che consenta la preparazione dei penitenti.
d) Creazione di una nuova «penitenzieria» o «cappella della
riconciliazione»: questa soluzione pare adatta per le chiese nelle
quali si celebra con grande frequenza il sacramento della Penitenza, come
ad esempio i santuari. La «penitenzieria» o «cappella della
riconciliazione» sia un ambiente di sufficiente ampiezza, destinato
esclusivamente a questo scopo, e comprenda il luogo della Parola, la sede
del celebrante, l'aula per i fedeli e alcune celle per la confessione e
la riconciliazione individuale. In ogni cella vi sia un crocifisso, la sede
per il celebrante, la grata con possibilità anche per il colloquio
diretto, l'inginocchiatoio e il sedile per il penitente .
33. Nuove «sedi» confessionali
Qualora fosse necessario progettare nuove «sedi» confessionali,
si curi innanzi tutto la loro espressività in riferimento alla celebrazione
della misericordia di Dio e alle indicazioni del Rito della Penitenza, evitando
di dare attenzione solo all'esigenza, pur vera, della riservatezza.
Si tenga inoltre nel debito conto il loro inserimento in edifici dotati
di una precisa storia e fisionomia artistica e architettonica evitando forme
che per la loro artificiosità, siano in contrasto con l'ambiente
esistente.
Le nuove «sedi» confessionali siano progettate caso per caso da
esperti progettisti, evitando il ricorso a prodotti di serie; le forme e
i materiali siano semplici e sobri; si abbia riguardo poi alle esigenze
dei fedeli anziani, dei deboli di udito e dei portatori di handicap.
D. L'ADEGUAMENTO DEI LUOGHI SUSSIDIARI
34. La sacrestia e il deposito
Nel progetto di adeguamento si verifichi che la sacrestia risulti idonea
per quanto riguarda la capienza, la dislocazione o ubicazione, la sicurezza
e lo stato di conservazione. In caso di necessità, si provveda agli
opportuni interventi di adeguamento e di restauro.
Quando ciò sia possibile, si consiglia di dotare la sacrestia anche
di un ingresso diretto verso l'aula dell'assemblea in modo da consentire
un ordinato sviluppo della processione introitale.
Il «lavabo» in pietra, che è presente in molte antiche
sacrestie, sia conservato nell'uso tradizionale evitando integrazioni o
sostituzioni incongrue.
I mobili della sacrestia, che spesso sono di grande valore storico e artistico,
vanno conservati con cura e, se del caso, opportunamente restaurati.
Nella sacrestia si devono conservare con grande attenzione e rispetto, in
appositi armadi, i reliquiari e le reliquie.
Accanto alla sacrestia è inoltre opportuno realizzare o sistemare
un deposito ben ordinato e sicuro per gli arredi ingombranti o non più
in uso (candelieri, croci processionali, suppellettili appartenenti alle
confraternite, ecc.).
In prossimità della sacrestia vanno infine ricavati, per quanto possibile,
i servizi igienici e un luogo con le attrezzature per la pulizia della chiesa
e per la cura dei fiori.