Quadro fessurativo dopo il sisma del 1980

La dettagliata analisi fornita dall'Architetto Carelli nelle note sopraccitate indicano un quadro fessurativo che, per molti aspetti, si è riproposto dopo il sisma del Novembre:1980.
Sulle volte sono evidenti numerose lesioni con andamento alquanto diffuso, dovute a discontinuità strutturale dei conci di tufo in parte provocate da fenomeni locali in parte dai movimenti differenziati delle strutture portanti individuabili principalmente sui muri di facciata ed in quello laterale sinistro. Osservando questi muri in relazione alla conformazione generale dell'edificio, appare evidente che il grado di interazione strutturale tra gli elementi componenti il fabbricato, risulta senz'altro inferiore ad altri elementi portanti, che trovano o nel campanile o nei fabbricati adiacenti, masse murarie in grado di assicurare un sufficente grado di incastro o di contrasto.
In tal caso, non solo le spinte prodotte dalle volte e dagli archi della navata centrale e laterale sinistra, ma anche l'azione orizzontale delle forze sismiche provocano nella muratura sollecitazioni flessionali che pur non producendo vistose fessurazioni lungo i paramenti murari, inducono gravi stati di coazione sugli orizzontamenti da cui i dissesti riscontrabili sulle volte.
Diverso appare il quadro fessurativo sul prospetto principale dove oltre a fenomeni di dissesto locali, dovuti spesso a scarsa resistenza degli architravi, ovvero al peso delle masse in gioco, non può escludersi anche un fenomeno di cedimento, per altro di non rilevante entità e comunque da accertare solo con opportuni saggi durante le fasi di lavoro.
Lungo i pilastri non si avvertono cenni di dissesto, fatta eccezione per modeste lesioni capillari sugli intonaci comunque di non rilevante importanza.
Il comportamento delle strutture centrali e la conseguente assenza di fenomeni di dissesto, trova giustificazione non solo nel dimensionamento degli stessi e nella centralità degli sforzi che vi si trasmettono ma anche nello schema distributivo delle fondazioni collegate tra loro da un vero e proprio reticolo di travi in muratura.