La Chiesa Madre prima del crollo

Nel 1776 una parte dell'antica chiesa madre di Montescaglioso crollò.
Su di essa non si sa molto. Pur essendo sconosciuta l'epoca precisa della sua costruzione, questa già esiste nel 1565 anno al quale risalgono le più antiche rubricazioni del registro dei battezati compilato secondo le norme del concilio tridentino. Doveva essere probabilmente seminterrata, "formata da grosse mura colla forma di tre grottoni sotterranei"; si accedeva attraverso una porta bassa sollevata di un solo gradino rispetto alla quota della piazza, discendendo poi 5 gradini, si raggiungeva la quota di calpestio.
Lo schema distributivo era quindi di tre navate orientate nella direzione est-ovest: quella centrale si formava di tre arconi bassi fabbricati su pilastri "che non avevano figura", la sua copertura era in legno con travi portanti e "rozzo tavolato che non aveva memoria nella formazione"; la navata sud piuttosto bassa, voltata con"mattoni rozzissimamente situati", presentava nel suo sviluppo, lateralmente quattro altarini, la fonte battesimale presso la porta d'ingresso, un'altro altare nella zona terminale; la navata nord, voltata come la precedente presentava invece oltre a nove altarini "il cappellone del S.S. Sacramento il quale era di comoda grandezza, alto, di asciutto pavimento di mattoni,…luogo almeno di poter stare in ginocchio a paragone dell’intera chiesa", terminava con un passaggio per il campanile e l’entrata della sagrestia.
Alla fine della navata salendo un gradino v'era il presbiterio costruito in tufo con un altare maggiore "niente manipolato ed abbellito", dietro di esso salendo due gradini: il coro.
Lo stato generale della costruzione doveva essere certamente molto precario, in quanto non esisteva adeguata ventilazione e l’umido pervadeva tutto l’ambiente;il pavimento inoltre copriva innumerevoli sepolture che "esalavano aria mefiticosa".