LA CATTEDRALE ( cenni storici )

La Cattedrale è sita in quella che oggi potremmo definire la "Terlizzi vecchia". Tale parte del territorio urbanizzato di Terlizzi che è circoscritto dal sistema viario anulare formato dai corsi Garibaldi e Dante e dalle piazze IV Novembre e Cavour, coincide con la quasi totalità del nucleo antico.
Caratterizzato da un sistema di strade radiali che convergono verso la piazza antistante la Cattedrale ( Piazza Duomo ), il nucleo antico presenta le caratteristiche tipiche della strutturazione urbana del Medioevo: lotti gotici con un'edilizia seriale a schiera.
La vitalità di questa zona è garantita dalla importanza commerciale delle arterie che da Piazza Duomo si diramano a raggiera. Il mercato coperto e il Duomo garantiscono una notevole capacità di attrazione della " Terlizzi vecchia " che proprio in queste arterie è sempre frequentissima.


I lavori per la costruzione della Cattedrale iniziarono il 9 marzo del 1783 e si protrassero fino al 1872.La costruzione della attuale Cattedrale è direttamente collegata alla demolizione della preesistente cattedrale di S. Angelo avvenuta nel 1782.
Una perla della architettura romanico-pugliese dimensionata alla sua piazza ed alla volumetria del contestuale nucleo medievale distrutta con un gesto di cinismo culturale che ha voluto, in sua sostituzione, la attuale Cattedrale, di peso visuale incombente sul contesto.
Decisione, questa, mediata ma comunque ingiustificata della discutibile solidarietà dei poteri politico e religiosi, desideranti una chiesa soprattutto più idonea, per ampiezza, alla nuova dimensione demografica.
L'operazione assume molteplici significati: è il segno di una incuria culturale che sottovaluta il valore dell'architettura medievale; è l'inizio di una politica di sostituzioni edilizie che pian piano sovvertirà sia la morfologia che la funzionalità del nucleo antico.
La conseguenza è un progressivo logoramento e la perdita di caratteri del centro che viene rinnovato attraverso lente trasformazioni, in apparenza insignificanti, come la sostituzione di vecchi edifici con altri moderni di pari cubatura, con il risultato odierno della perdita totale di ogni identità, una distruzione di spazi definiti (come la piazza della Cattedrale) ormai disorganici e non più ricucibili.
Gli anni del Governo Napoleonico appaiono importanti perchè durante questo periodo, su indicazione dei Decreti Murattiani, vengono ristrutturate o ricostruite ex novo le strade di collegamento con i paesi limitrofi che diverranno altrettanti assi direttori per le future crescite urbane nelle direzioni di Ruvo, Molfetta e Mariotto.
Gli statuti murattiani prevedevano la suddivisione in lotti del piano urbano, sia al fine di introdurre nella città un criterio regolatore, sia per evitare indiscriminate speculazioni.
Tali statuti trovano eco a Terlizzi come nelle altre città della terra di Bari; ma mentre a Bari l'isolato murattiano assume la fisionomia completa di una fascia di unità edilizie intorno ad uno spazio centrale comune, a Terlizzi il concetto viene snaturato: o l'isolato si identifica con un unico palazzo, o diviene un piccolo grumo di unità addossate prive di quei criteri di funzionalità essenziali per l'idea murattiana.
Questa particolare tipologia si è sviluppata lungo i due assi per Ruvo e Giovinazzo.
Nel 1836 nell'attuale piazza IV Novembre vengono costruiti il Palazzo di Città e il teatro Millico.


Depurato dagli spazi accessori, lo schema planimetrico è a croce lanita. La compattezza delle masse volumetriche e la essenzialità delle forme ostentano una immagine solenne e maestosa.
La facciata rivolta a nord è frontonata con attici; ha tre porte, delle quali quella centrale è fiancheggiata da due colonne. Otto colonne ioniche binate poggianti su alti piedistalli, sostengono una trabeazione avente al centro due grosse mensole poste sullo stesso piano dei capitelli delle citate colonne.
Il timpano del vasto frontone ha una grande finestra semicircolare che nell'interno sovrasta l'organo monumentale.
Sulle due porte laterali vi sono ampie finestre rettangolari che danno luce alle navate laterali.