IL PALAZZO DUCALE

La costruzione del Palazzo Ducale, dimora di Petracone V Caracciolo, ebbe inizio nel 1668 sul luogo ove sorgeva il primitivo castello orsiniano. Il castello, eretto nel 1388, in uno dei punti più alti della " terra" , è l'unico corpo architettonico, innalzato in quel luogo, della cui esistenza si abbiano notizie certe. Di quella che probabilmente fu la sua struttura, si hanno pochi dati, emersi da due contratti. Si sviluppava secondo un recinto quadrilatero, ai cui vertici, si erigevano quattro torrette. In allineamento alla cortina orientale, emergeva un alto torrione quadro, nel quale, probabilmente, si apriva la porta del castello. Affiancato alla torre, vi era, forse, un fabbricato più basso, sede del castellano o del feudatario stesso. La fortezza era racchiusa da fossati lungo tutta la linea perimetrale e, l'unica interruzione era rappresentata dai punti di contatto con la cinta muraria cittadina. I fossati settentrionali ed orientali, furono, poi, incorporati nel palazzo seicentesco, quello occidentale, invece, fu trasformato in orticelli, mentre, il fossato meridionale, fu colmato per dal luogo ad una piazza rettangolare, elemento di raccordo fra la porta di S. Stefano e vico II Vitt. Emanuele.

Il grandioso disegno della principesca dimora dei Caracciolo, che riecheggiava quello dei palazzi romani, prevedeva oltre trecento stanze e i necessari servizi fra cui cappelle, stalle, cortile e teatro. Il monumento non fu mai ultimato secondo il disegno iniziale, per le ingenti spese che questo comportava, ma ha subito delle aggiunte nel corso degli anni.La facciata, scandita verticalmente da un nutrito numero di lesene, si presenta nettamente divisa orizzontalmente da una lunga balconata decorata da una ringhiera in ferro battuto a ferri spanciati che ammorbidisce i tratti troppo angolosi della facciata stessa.
Su quell'enorme e austera facciata si apre l'orgoglioso portale dalla funzione squisitamente celebrativa. Esso, inquadrato da due semicolonne, con arco a tutto sesto, presenta nella trabeazione elementi decorativi militareschi, inframmezzati da mascheroni. Al di sotto della balconata, si inserisce il mezzanino, caratterizzato da una fuga di finestrini quadrati. A pianterreno, a sinistra, entrando da una porticina che si apre nell'ampio androne ci si trova in due ampie sale che pare fossero destinate a foresteria; la volta di questi locali è decorata con affreschi seicenteschi, raffiguranti scene della vita del duca Petracone V, ormai malridotti. Salendo l'ampio scalone di rappresentanza, si raggiunge l'enorme portone barocco che dà l'accesso ai locali dell'appartamento reale, la cui disposizione interna riflette la simmetria esterna. L'ala di rappresentanza è decorata con affreschi di Domenico Carella, mediocre pittore vissuto a cavallo fra il XVIII e il XIX sec.


Bibliografia