Fra il XV e
XVI sec.,si ha il consolidamento economico di alcuni ceti sociali,
che tendono a trasformarsi in classe emergente anche attraverso
la caratterizzazione della dimensione abitativa. Si sviluppa,
così, una nuova tipologia d'abitazione, la ''casa dominicale'',
ossia patronale, che rappresentò un tipo di esperienza
architettonica a carattere abitativo elitario, teso a trasferire
all'area urbana una struttura architettonica a 'funzione polivalente',
sul tipo di quella che, già da tempo, nell'agro, svolgeva
la masseria.
La casa dominicale 'fu, così, caratterizzata da un inusuale
sviluppo orizzontale: accanto all'abitazione patronale, si distribuiva
tutta una serie di servizi, quali abitazioni per la servitù,
stalle, magazzini, il cortile con pozzo centrale e su cui si
aprivano gran parte degli ambienti, il giardino, spesso riservato
a colture di tipo domestico e lo spazio d'ingresso.