La cinta muraria.

Cortina Nord - La parte basamentale è scarpata ed è interrotta in più punti da aperture ricavate a forza nella muratura, che consentono l'accesso ai sottani (che in origine avveniva dalla prima via interna del borgo); molti degli ingressi originali sono stati trasformati in finestre ed altri addirittura soppressi.

I resti delle mura - Una netta discontinuità nel paramento in pietra della cortina esterna delimita i resti delle mura di cinta del casale; in corrispondenza della discontinuità si notano tracce di un arco che presuppongono la preesistenza di un vuoto a cui fa riscontro, all'interno, un vicolo cieco: probabilmente un varco attraverso le mura, come lo si ritrova sulla cortina Ovest.

Costeggiando la cortina verso Ovest-Sud-Ovest si nota un baluardo circolare posto a rinforzo dell'angolo dell'edificio a cui si addossa; inoltre resta una saettiera ancora intatta, la cui esigua altezza da terra, però, lascia presupporre una diversa sistemazione del piano di campagna (a quota più bassa), che potrebbe identificarsi in un fossato.

La cortina Ovest è scarpata per tutta la sua altezza: fra i due baluardi, quello d'angolo e quello di facciata, oggi dimezzato nella sua altezza, vi è uno squarcio nella muratura, che corrisponde ad un vicolo molto stretto che permette di raggiungere l'interno del borgo. Nella parte alta dello squarcio c'è una traccia ben conservata di un finestrone posto a protezione dell'accesso alla città, reso agibile da un percorso pensile di cui non rimangono più elementi, se non gli agganci nelle murature, sulle quali si impostava: questi sono stati tagliati a forza, ma la loro originaria presenza è comprovata dalla necessità di collegare i due varchi che si fronteggiano a quella quota, dei quali uno è completo di soglia, stipiti ed arco, e l'altro è individuato dalla sola soglia e da monconi di stipiti.