Impasto di inerte e legante con rapporti tali da garantire caratteristiche di colore, porosità e resistenza meccanica simili a quelle della pietra trattata. (INERTE: polvere della pietra con aggiunta di pigmenti inorganici chimicamente stabili quali le terre per raggiungere il tono di colore adatto;
LEGANTE: adesivo organico di resina epossidica miscelata con resina siliconica del tipo EP-RG)
Applicazione a spruzzo diffuso, fino al rifiuto di soluzione di resina acrilica del tipo EP-RG con l'aggiunta si sostanze opacizzanti quali la silice micronizzata.
Eliminazione dell'eccesso di prodotto dalla superficie mediante solvente puro.
Pulizia meccanica della superficie da realizzarsi mediante microsabbiatura, regolando opportunamente la pressione e l'ampiezza del getto, utilizzando come inerte polvere di sabbia silicea o semplicemente aria compressa.
In presenza di supporti di particolare delicatezza o pregio, la pulizia sarà effettuata mediante lavaggio con acqua nebulizzata a bassa pressione di uscita (compresa tra 0,25-2,00 atm.), additivata con opportuni prodotti che consentano di esaltare le caratteristiche dell'intervento.
In presenza di architravi lesionati, le eventuali parti distaccate o in via di distacco dovranno essere consolidate con opportune tecniche di incollaggio mediante zanche di acciaio inox connesse ai conci tramite iniezioni di un impasto di inerte e legante tali da garantire caratteristiche di colore, porosità, e resistenza meccanica simili a quelle della pietra trattata (INERTE: polvere di pietra; LEGANTE: adesivo organico di resina epossidica miscelata con resina siliconica del tipo EP-RG).
Terminate le operazioni di pulizia sarà necessario attendere la completa asciugatura del supporto di applicazione.
Protezione superficiale del materiale lapideo mediante applicazione a pennello o spruzzo di resina consolidante idrorepellente monocomponente, reversibile, traspirante e cromaticamente neutra tipo EPOTEC K 10.
L'applicazione del prodotto dovrà essere eseguita con ogni precauzione necessaria a consentire una buona ed omogenea penetrazione del prodotto, rispettando un consumo non inferiore a 0,8 Kg/mq.
Saranno presi tutti gli accorgimenti necessari per proteggere vetrate, infissi e tutte le superfici che si potrebbero danneggiare a contatto con il prodotto.
Eliminare il vecchio intonaco al fine di mettere a vivo la muratura per 50 cm a destra sinistra della fessurazione a partire dal suo ventre.
Asportare gli elementi di muratura interessati da lesioni ed alcuni adiacenti fino a formare un vano di dimensioni adatte a ricevere nuovi elementi murari, ponendo cura nel formare un andamento perimetrale del vano atto a realizzare buoni ammorsamenti fra nuova e vecchia muratura.
Inserire i nuovi elementi in pietra della stessa dimensione di quelli asporatati previa pulizia e lavaggio del vano mediante acqua deionizzata, ponendo cura nella realizzazione di detti ammorsamenti; si useranno malte a ritiro nullo o meglio leggermente espansive confezionate comunque con inerti simili a quelli che costituiscono la malta esistente, ed additivate con resina adesivizzante tipo EP-RG.
Stuccatura con malta di cemento additivata con resina adesivizzante tipo EP-RG di tutte le lesioni e fessure.
Per la muratura intonacata, procedere alla verifica della perfetta aderenza dell'intonaco al supporto per evitare insaccature in cui potrebbe andare il prodotto iniettato.
Perforazione orizzontale in corrispondenza dei giunti di malta della muratura con sonde diamantate a rotazione per evitare pericolose vibrazioni.
Le perforazioni avranno un diametro di 3 cm e saranno eseguite con interasse di 80 cm (circa 4-5 fori al mq), tale da garantire una saturazione omogenea della muratura.
Posizionamento nelle perforazioni eseguite di tronchetti di rame utilizzabili come iniettori, sigillati con malta adesivizzata con EP-RG.
Accurato lavaggio interno della muratura con acqua distillata in leggere pressione attraverso gli iniettori di rame precedentemente posizionati.
Iniezione di malta antiritiro pronta all'uso, tipo BETONFIX 200, alla pressione variabile fra 1.5-2 atmosfere cominciando dal basso e procedendo verso l'alto, fino alla completa saturazione della muratura.
La muratura si potrà considerare satura quando BET0NFIX 200 uscirà dall'iniettore immediatamente sopra a quello di iniezione.
Le malta BET0NFIX 200 sarà preparata con betoniera avendo cura di introdurre prime i 3/4 di acqua necessari per l'impasto, il prodotto e la rimanente acqua.
La miscelazione sarà effettuata con cura fino ad ottenere un impasto omogeneo e privo di grumi.
Per l'applicazione del prodotto saranno utilizzate le normali attrezzature per l'iniezione di malte cementizie.
Terminato il lavoro di Iniezione, rimozione di tutti gli iniettori e preparazione dalla muratura per eventuali successivi interventi
L'esecuzione dei lavori deve essere effettuata seguendo attentamente le avvertenze e le modalità d'applicazione dei singoli prodotti indicate dalla società produttrice nelle relative schede tecniche allegate alla Relazione dl Progetto, in modo da realizzare un lavoro a perfetta regola d'arte.
Rimozione dello strato di intonaco o degli strati di tinteggiatura per tutta
l'estensione del soffitto del locale.
Scarificazione dei giunti.
Rinzaffatura con scaglie di pietra dello stesso tipo dei conci fino a ripristinare le condizioni originarie dì lavoro.
Stilatura con malta di calce idraulica additivata con resina adesivizzante tipo EP-RG in modo da aumentare il potere adesivo soprattutto in prossimità di eventuali conci rotti.
Rifacimento dello strato di intonaco utilizzando una malta con caratteristiche di composizione, rapporti tra aggregati e leganti e resistenza meccanica analoghe a quelle pose in opera.
ALL'ESTRADOSSO
Costruzione di centine a tre ritti , inviluppanti i profili intradossali delle falde.
Costruzione di un palco superiore alla volta a servizio degli operai.
Rimozione del pavimento, del suo letto, del materiale incoerente di
riempimento, lasciando in posto le murature di rinfianco.
Scarificazione dei giunti e successiva rinzaffatura con scaglie di pietra dello stesso tipo dei conci fino a ripristinare le condizioni originarie di lavoro.
Stilatura con malta di calce idraulica additivata con resina adesivizzante tipo EP-RG in modo da aumentare il potere adesivo soprattutto in prossimità di eventuali conci rotti.
Posa in opera di uno strato di livellamento di argilla espansa asciutta.
Posa in opera del pavimento in materiale lapideo e del suo letto.
Costruzione di impalcato sotto il solaio da demolire.
Demolizione della pavimentazione, del massetto e della struttura portante.
Introduzione di un ascensore elettrico di dimensioni 1,80 x 1,60 con struttura portante in acciaio e rivestito di pannelli in metallo forgiati a caldo all'esterno e rete metallica all'interno.
Costruzione di solaio in putrelle e tavelloni e cordoli perimetrali in c.a.
Realizzazione di un nuovo strato di finitura
DEMOLIZIONE DI SOLAIO E COSTRUZIONE DI CONTROSOFFITTATURA IN CARTONGESSO
Preparazione come nel caso precedente
Costruzione di controsoffittatura in cartongesso che per i locali al secondo piano ha la proprietà di diminuire il tempo di riverberazione.