1.2 Il basso Medioevo

Dell'architettura premillenaria, come già anticipato in precedenza, non è restata alcuna traccia. La prima affermazione architettonica, che è anche la più grandiosa, è la Cattedrale, uno dei più splendidi esempi del romanico pugliese. La sua costruzione, la cui data di inizio lavori fu probabilmente il 1087, fu voluta dalla colonia normanna, formata da ricchi e generosi feudatari, che occupò la città nel 1078.Cattedrale In questo periodo ci fu una graduale ripresa economica in quanto i Normanni, impadronitisi del nostro territorio, riformarono l'organizzazione politica, costruirono l'Università offrendo alle popolazioni una limitata autonomia amministrativa, garantendo la presenza del vescovo e quindi riuscendo a far ripopolare l'antico centro urbano. Fu quindi necessaria la ricostruzione della cinta muraria, che assunse una forma curvilinea, visibile ancora attualmente in molti tratti, rafforzata da torri quadrate. Fu aperto un nuovo varco d'ingresso alla città , la Porta Nova, in seguito completamente distrutta. L'assetto urbanistico della città mutò radicalmente e si articolò intorno alle due piazze principali, Cattedrale e Cavour, mantenendo la disposizione degli assi viari principali che collegavano le quattro porte. La nuova città si organizzo secondo il sistema di " curtis ", individuabile ancora oggi, collegate con percorsi curvilinei minuziosamente articolati nel rispetto delle curve di livello. Ad ogni corte si accedeva mediante viabilità pubblica, con gli edifici che si affacciavano su di essa, ma in realtà costituivano degli spazi semiprivati. Anche i palazzi signorili, voluti dalla nascente classe della borghesia e che avranno il massimo periodo di splendore nel Rinascimento, erano articolati intorno ad una corte interna. La tipologia più diffusa fu però quella delle case torri, dove risiedeva la classe più povera. Secondo il classico schema orientato a "spina di pesce "si articolava il quartiere della città lungo la via Maggiore, che collegava la via Traiana con la zona del Convento di San Domenico dove si pensa che vi fosse l'antico mercato. Fu del periodo normanno anche il quartiere detto Cicciovizzo, ad est di porta La Maja. In origine il quartiere non era così come si presenta oggi, con un accavallamento di edifici affiancati anche a brevissima distanza, ma aveva strade più ampie che collegavano gli edifici con la Rocca che esisteva in Piazza Cavour e che permettevano un rapido riversarsi della gente nella Rocca in caso di attacco nemico. Nel 1300 Bitonto fu sotto la dominazione degli Angiomi. Tracce di costruzioni trecentesche si trovano sparse un po’ dappertutto, specialmente nella zona che dalla Cattedrale si estende verso ponente e settentrione. Ampie arcate ogivali si trovano nei locali sottostanti il Palazzo De Ferrariis-Regna in Piazza Cavour, mentre, come costruzioni esterne, si rilevano ancora due archi in via della Corte e l'Arco Pinto, una successione di tre arcate a sesto acuto. Nelle vicinanze di quest'arco, nella Corte Ciciliana, si rilevano tre porte tipicamente trecentesche. Quest'area è probabile che non fosse stata abitata nel periodo Alto-Medioevale in quanto la cinta muraria non inglobava questa zona. Però in seguito alla costruzione della Cattedrale che comportò l'estensione delle mura ed in seguito al rinnovato benessere della città si senti la necessità di creare abitazioni più ampie e comode di quanto non fossero quelle dell'antico recinto e quindi si edificò in questa zona. E' improbabile che l'area fosse già edificata perché non sarebbe stato possibile, nel giro di pochi decenni e con spese ingenti radere al suolo una grande estensione di caseggiati per costruire la Bitonto gotica. Dell'architettura religiosa gotica sicuramente il più grande esempio è la Chiesa di San Francesco d'Assisi, che con il suo alto campanile insieme con quello della Cattedrale svetta su tutti gli edifici del centro storico. Altro esempio di grande importanza dell'architettura gotica è il Torrione Angiono in Piazza Cavour accanto alla Porta Baresana la più imponente delle Ventotto fortificazioni posta a difesa della città lungo la cinta muraria.

S. Francesco d'Assisi Torrione

PARAGRAFO 1.3