LA BARRA
L'idea di progettare una barra che potesse sostituire la bicamera nei rilievi stereofotogrammetrici, è nata dalla voglia di rendere accessibile, a tutti gli interessati, la stereofotogrammetria, senza che ciò comporti delle spese imponenti (si pensi che la bicamera costa intorno ai 50 milioni).
Occorre, anzitutto, sapere che la bicamera è uno strumento di altissima precisione, che Ž costituita da due fotocamere metriche, dotate ciascuna di un obiettivo quasi esente da distorsioni, di cui si conosce, al centesimo di millimetro, la focale (distanza principale), con una distanza tra le due fotocamere (base) nota; gli assi principali (è detto asse principale l'unico raggio di luce che passa attraverso l'obiettivo e colpisce il fotogramma perpendicolarmente) sono perfettamente paralleli tra di loro.
Si può, quindi, capire che realizzare uno strumento di precisione aventi le caratteristiche di cui sopra possa avere le sue difficoltà.
Infatti, la cosa si è rivelata per niente facile, visto che in fase di messa in opera, la barra si è rivelata uno strumento non molto preciso, sia per negligenza in fase di progetto, sia per mancanza di professionalità da parte di chi era preposto alla realizzazione.
Per meglio comprendere quanto suddetto, sarà utile, per chi legge, dare uno sguardo alle altre pagine, in quanto in esse verranno riportati alcuni particolari commentati dell'oggetto in questione.
Naturalmente, la barra sarà oggetto di ulteriori modifiche al fine di renderla il più funzionale possibile.
Nella foto si può vedere la barra avvitata su un cavalletto, prima di effettuare le riprese.