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Il comune di Triggiano occupa una superficie di 20 kmq in una conca a sud-est di Bari ad un'altitudine di circa 60 m. sul livello del mare. Il territorio si estende in zona pianeggiante. Confina a nord e ad ovest con Bari, a sud con Capurso e ad est con Noicattaro.

Varie teorie si sono succedute a riguardo dell'origine e della denominazione di Triggiano. Al prevalere dell'una o dell'altra teoria ha fatto seguito anche il cambiamento dello stemma del Comune. Fino all'unità d'Italia sullo stemma del paese era rappresentato l'imperatore Traiano, poi sostituito da un castello con tre vie da esso dipartentisi; durante il periodo fascista si è tornati all'imperatore Traiano.

Tra gli storici di Triggiano, il Roppo protende per una denominazione discendente dalla parola "trivium", in riferimento all'incrocio di tre vie, proprio nelle immediate vicinanze della Chiesa Matrice, mentre Padre Daniele sposa la teoria della fondazione da parte dell'imperatore Traiano.

Alla fine del IX secolo, Triggiano era un minuscolo insediamento rurale di pochissime famiglie; si presenta già cinto di mura con prospiciente fossato, assumendo l’aspetto di un Castrum. Fattori quali la crisi della città, la paura delle guerre, un certo rilassamento dei rapporti sociali, non fecero altro che sparpagliare gli abitanti nei boschi, nei burroni e nelle campagne, favorendo il cosiddetto "vivere nelle grotte" che, verso la fine del X secolo, portò alla formazione di un popoloso burgum "extra moenia", con sede proprio nel fossato antistante le mura, che rappresentò a tutti gli effetti la nascita di Triggiano. Questo stile di vita fu condotto fino a metà del XVI secolo quando, a compimento di un lento processo evolutivo iniziato nella seconda metà del ’400, Triggiano diviene un centro popoloso ed evoluto tanto da sentire l'esigenza di una chiesa più ampia di quella esistente (la Chiesa di S.Martino), che potesse raccogliere l’intera popolazione di fedeli.