CANOSA DI PUGLIA
Cattedrale di S.Sabino
CENNI STORICI Attualmente la cattedrale di S.Sabino presenta all'esterno un aspetto prettamente ottocentesco, risultato dei grandi interventi operati sull'edificio alla fine dell'800; interventi che videro l'allungamento del piedicroce dell'antico edificio e, ovviamente, la costruzione di una nuova facciata. La struttura antica fu “inglobata” nella nuova fabbrica, senza modifiche sostanziali ed è, perciò ancora molto riconoscibile. La chiesa, a pianta basilicale a croce latina, è divisa in tre navate, con la centrale più larga di quelle laterali. Le sue origini sono antichissime, dal momento che l'edificio sorse, probabilmente intorno al VI secolo, durante l'episcopato di Sabino sui resti di edifici romani.Tuttavia di quell'edificio rimane poco perché negli anni, fu sottoposta a numerosi e consistenti restauri, soprattutto in età longobarda, al tempo del Duca Arechi II (fine VIII sec.), quando fu dedicata ai SS.Giovanni e Paolo dal vescovo Pietro, collocandovi le reliquie di San Sabino ne fece la cattedrale di Canosa. La sua dedicazione a San Sabino avvenne, però, solo nel XII secolo, in età normanna, con l'intervento di Papa Pasquale II. La navata centrale e i bracci del transetto sono chiusi da cinque cupolette estradossate senza tamburo, all'esterno attualmente coperte da tegole in terracotta, imitanti la copertura antica, tipica delle chiese a cupola di matrice bizantina. Alle cupolette si raccordano, per mezzo di arconi di scarico colonne di spoglio di epoca classica e di fatture diversa. Particolarmente pregiate sono quelle monolitiche in verde antico. La tessitura muraria dell'edificio, oggi visibile solo nella parete esterna del braccio destro del transetto, presenta una disposizione in 'opera vittata' che ne confermerebbe le origini longobarde. Dell'edificio medievale, oltre alle strutture portanti, rimangono due importanti pezzi dell'arredo liturgico originario: l'ambone e la cattedra vescovile. |