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Corso di Rilievo dell'architettura

Basilica di S.Nicola di Bari
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La Basilica barese è dedicata a Nicola, santo vescovo di Mira in Asia Minore (oggi Turchia) al tempo dell'imperatore Costantino (306-337). Della sua Vita, scritta nel IV-V secolo, ci è pervenuto integro solo il capitolo (Praxis de stratelatis) del suo intervento a favore di tre miresi condannati alla decapitazione e di tre ufficiali romani in carcere a Costantinopoli. La sua partecipazione al concilio di Nicea (325) è attestata dallo storico bizantino Teodoro il Lettore verso il 515 d.C. Altre storie del Santo, come la dote alle fanciulle povere (raffigurata dalle tre palle d'oro sul Vangelo), provengono dalla tradizione orale mirese raccolta nell'VIII secolo dall'archimandrita Michele. Al di là delle innumerevoli leggende (famosa quella dei tre bambini uccisi dall'oste e risuscitati da Nicola), il santo vescovo resta l'incarnazione della carità e dell'impegno per i deboli. E' molto venerato in tutto il mondo ortodosso, e specialmente in Russia ove, come a Bari, oltre alla festa universale del 6 dicembre c'è anche quella del 9 maggio (a memoria della traslazione delle sue reliquie a Bari nel 1087. La Basilica fu costruita nell'ambito della Corte del Catapano, la residenza del governatore bizantino (greco) al tempo in cui Bari era capitale dell'Italia meridionale (970-1071). La sua buona posizione difensiva e la scelta fatta dai rappresentanti dell'imperatore di Bisanzio farebbe pensare che sin dall'epoca romana questa fosse l'area dell'autorità civile. E' probabile, perciò, che qui risiedessero prima il preside romano, poi il gastaldo longobardo, quindi l'emiro saraceno e, infine, il catepano bizantino.
Rosone della Cattedrale di Bari Scala a Chiocciola Particolare della Basilica Chiesa di S.Gregorio