LA STORIA
Gravina di Puglia ha una storia che affonda le sue radici in età neolitica, 5° millennio A.C.
Durante l'età del ferro l'insediamento abitato copriva la collina di Botromagno, luogo poi abbandonato a
favore di altre sedi non molto distanti.
Molti furono i contatti intimi con le civiltà elleniche, tra il secolo VIII ed il secolo IV A.C., che fecero conoscere
ricchezza e vivacità artistica, sotto il nome di Sidion.
Nel 305 A.C.,conquistata dai romani e rinominata Silvium, grazie alla via Appia conobbe una nuova
importanza, anche a livello commerciale di più ampio raggio.
Distrutta dai barbari, la popolazione si spostò verso le cavità carsiche naturali che lambiscono il torrente Gravina.
Da qui iniziò prima la modifica dei luoghi e delle grotte, poi l'occupazione di aree limitrofe con nuove costruzioni.
Nel 1069 D.C., periodo normanno, diventò sede vescovile, e si dette inizio alla costruzione della Basilica/Cattedrale.
Successivamente Federico II fece costruire il castello, gradendone le caratteristiche generali e la posizione,
e rese Gravina Curia Generale delle Puglie e della Basilicata.
Nel 1294 fu Carlo D'Angiò a ripristinare la già nota fiera, nel giorno di S. Giorgio.
Nel 1423 Gravina diventò feudo degli Orsini, dei quali Pier Francesco divenne papa con il nome di Benedetto XIII.
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