UN'IPOTESI SULLE ORIGINI DELLA CATTEDRALE


Il monumento è di stile romanico, ma la rarità della pianta realizzata ed i vari pezzi scultorei, pongono dei problemi tuttora aperti. Primo fra tutti la data di costruzione. Molti studiosi affermano che la chiesa fu iniziata verso il 1080 o il 1090 dall'Arcivescovo Arnaldo. Von Quast, riportato dal Bertaux, attribuisce l'attuale chiesa ad epoca angioina. L'attribuzione dell'edificio a tale epoca spiegherebbe, senza difficoltà, la derivazione della pianta del presbiterio con deambulatorio e cappelle radiali. Un atto di Carlo I d'Angiò sembra effettivamente avvallare questa ipotesi. Il 24 febbraio 1281 il re angioino ordinò al giustiziere di Basilicata di andare personalmente ad Acerenza con dei maestri muratori; essi dovevano esaminare la chiesa arcivescovile situata all'interno della città; misurare l'edificio e poi discendere dalla città e scegliere, fuori dalla fortezza, un luogo in cui elevare una nuova cattedrale, esattamente conforme alle dimensioni dell'antica. Il Bertaux non è d'accordo con la datazione del Quast e fa osservare che:
1°) l'ordine di Carlo I non fu mai eseguito;
2°) la chisa cattedrale da abbandonare per costruirne una nuova, fuori dalla fortezza, è la stessa chiesa ancora oggi in piedi;

Il Bartaux, in sostanza, identifica l'attuale chiesa in quella costruita dall'arcivescovo Arnaldo e sostiene che il tentativo di sostituirla nel 1281 fallì. Nello stesso tempo, lo studioso francese è dell'avviso che il coro con deambulatorio sia anteriore alle navate e che il tiburio sia stato aggiunto durante uno degli ultimi restauri dell'edificio, in seguito al terremoto del 1850. Il modello del deambulatorio con cappelle radiali si fa risalire all'età paleocristiana, ma, allo stato attuale delle nostre conoscenze, la sua formazione ed il suo sviluppo avviene in Francia. Questo ci fa pensare che simili costruzioni sono legate, senza dubbio, alle vicende storiche del tempo ed agli spostamenti de normanni.