I gradini in pietra incastrati a sbalzo nei muri adiacenti alla rampa costituivano una tecnica di uso piuttosto comune in passato che richiedeva però un adeguato spessore del muro portante (almeno 25 cm) per realizzare un incastro sufficiente e presentava caratteristiche di sicurezza statica non troppo soddisfacenti, almeno rispetto agli odierni criteri di valutazione. I gradini potevano essere formati da masselli di pietra incastrati in modo da formare le singole pedate (senza alzate), oppure da lastre costituenti le pedate e le alzate incastrate e unite tra loro per creare una "struttura pieghettata". Le attuali tecniche basate sull'impiego dell'acciaio, del legno e dei materiali lapidei permettono invece di realizzare soluzioni particolari nelle quali i gradini sono collegati a sbalzo a una trave a ginocchio disposta sulla loro mezzeria