CENNI STORICI
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Il castello Svevo preso in esame è situato a Bisceglie, in provincia di Bari nel territorio Pugliese.

DATAZIONE Nei resti tompagnati delle antiche mura Aragonesi, nel borgo antico, si integra la struttura del Castello di Bisceglie. La sua datazione nelle prime fasi costruttive è piuttosto incerta sia per la quasi totale assenza di fonti e documenti storici sia per le gravi manomissioni perpetrate a partire dall'Ottocento, problema che ha dei parallelismi e delle analogie con la data di fondazione della città. Il Sarnelli, vescovo e storico biscegliese del seicento, nelle sue Memorie dei Vescovi, data la sua costruzione nel 1050 ad opera del conte Pietro I il Normanno, anche se, successivamente rettificò la sua opinione affermando che la Torre Maestra è di epoca normanna, non il castello. L'ipotesi più attendibile è quella che identifica la data di costruzione intorno al 1200, al termine di una evoluzione demografica, culturale amministrativa di Bisceglie, basando il ragionamento sulla teoria che vede la costruzione di un castello solo quando la città è divenuta importante. È certo, quindi, che nell'epoca Angioina di Carlo I d'Angiò ci furono importanti interventi di ampliamento che portarono lo stesso sovrano ad apporre sulla porta d’accesso della torre ovest o Torre Piccola la sua arma che ancora si vedeva alla fine del seicento. Tali opere si ipotizza vennero eseguite da Pietro Facitulo da Bari, che in quegli anni, dal 1270 al 1280, lavorò per il sovrano anche al castello di Bari e in Bisceglie realizzando il tumulo di Riccardo Falconi in S. Margherita ed il casino campestre di Pietro Falconi. Vediamo infatti che tale l'iscrizione è posta anche sul sepolcro di S. Margherita, PETRUS DE BARO ME FECIT, incisa sulla ghiera ogivale del portale del palatium, iscrizione identica a quella del sepolcro di Santa Margherita.

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