COSTRUZIONE DEL SOLAIO. Particolare del solaio realizzato con un metodo di soglie di accesso leggermente rialzate rispetto al piano di scorrimento delle acque, dotato di una rampa per disabili di pendenza minima, in un sistema di copertura protetto con pavimentazione di tipo tradizionale:
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  1. Supporto strutturale di base monolitico (solaio di copertura) tirato superficialmente a frattazzo fine e comunque rifinito e preparato per essere adatto a ricevere la posa dei successivi strati costituenti il sistema di copertura.
  2. Rilievo di contenimento realizzato in muratura sul supporto.
  3. Strato d'imprimitura in soluzione bituminosa stesa a ruolo o spazzolone su tutta la superficie di copertura interessata dal sistema di copertura. L'applicazione dello strato successivo avverrà solo dopo la completa essiccazione dello strato d'imprimitura (si consiglia comunque di attendere almeno 16-24 h).
  4. Schermo o Barriera al Vapore in membrana prefabbricata a base di bitume polimero elastoplastomerico opportunamente armata.
  5. Elemento termoisolante in pannelli posati, in aderenza, sullo Schermo o Barriera al Vapore.
  6. Guscio prefabbricato in perlite espansa e leganti asfaltici, posata lungo la linea di raccordo tra la superficie della parte corrente del supporto strutturale di base e la superficie del rilievo di contenimento del risvolto verticale sottosoglia.
  7. Elemento di tenuta della parte corrente del sistema di copertura realizzato in doppio strato di membrane elastoplastomeriche prefabbricate, spessore 4 mm. Le membrane verranno posate in aderenza mediante termofusione della faccia inferiore e saldate sui sormonti sempre per termofusione ottenuta con fiamma prodotta da bruciatore a gas propano. I teli del 2°strato dell'elemento di tenuta verranno posati longitudinalmente a quelli del 1°strato, con uno sfalsamento trasversale avente dimensione quella della larghezza della giunzione di saldatura.
  8. Risvolto verticale dell'elemento di tenuta sotto la soglia. La membrana verrà posata in aderenza sullo strato precedente, saldata sui sormonti sempre per termofusione ottenuta con fiamma prodotta da bruciatore a gas propano.
  9. Striscia di membrana autoprotetta sulla faccia superiore con scaglie d'ardesia posata in aderenza sullo strato precedente.
  10. Strato di separazione e protezione in doppio film di polietilene a bassa densità, spessore 20+20/100 di mm, posato a secco sullo strato precedente, con sormonti semplicemente sovrapposti per circa 20 cm e sfalsate tra i due strati. Lo strato risvolterà in verticale per un'altezza pari allo spessore della pavimentazione.
  11. Spalletta in muratura per contenimento laterale del serramento.
  12. Risvolto verticale dell'elemento di tenuta sulla spalletta laterale di contenimento del serramento, realizzata in apposita scassa di alloggiamento ricavata nella muratura.
  13. Elemento comprimibile inserito, durante l'esecuzione della protezione pesante fissa, al piede dei risvolti verticali, nello spessore della cappa stessa, realizzato con una striscia di polistirene espanso sinterizzato o estruso avente funzione di assorbire le dilatazioni termiche della protezione pesante fissa, durante i mesi pił caldi dell'anno.
  14. Soglia prefabbricata in pietra o cemento, munita di battuta e/o rilievo di contenimento, posata in aderenza mediante idonei collanti o malte.
  15. serramento munito di gocciolatoio esterno.
  16. Strato di protezione pesante fissa (pavimentazione) posata in opera quale strato finale della parte corrente del sistema di copertura.
  17. Rampa di accesso per handicappati con pendenza dell'8%.
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