Descrizione della struttura monumentale

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La struttura originaria ha forma di portico quadrilatero con cappella piramidale al centro di dimensioni 600*400 palmi [156*104 metri]. Vi si accede tramite un vestibolo prostilo tuttora esistente sostenuto da quattro robuste colonne di carattere greco - toscano. Compaiono anche nel progetto dell’epoca i quattro ingressi, posti sulle dimensioni maggiori dell’area Monumentale, che erano utilizzati ai tempi del progetto per l’accesso all’area dei carri mortuari. Ai quattro angoli dell’area c’è l’elemento che caratterizza tutta la costruzione: consiste in quattro porticati uguali fra loro contenenti 44 sepolture denominati Sezioni (oggi adibiti ad ossari) La posizione dei porticati è simmetrica e crea degli intervalli simmetrici per porvi all’interno delle realizzazioni utili alla funzione del cimitero stesso come i tempietti esagonali e gli alloggi del parroco e del custode. Insolita è la realizzazione della Chiesa principale del Cimitero a forma piramidale. Il prospetto principale del cimitero è di grande semplicità e sul frontone si legge: ”De profundis clamavi ad te Domine”. Nel vestibolo a destra vi è la tomba del musicista barlettano Giuseppe Curci, sormontata da un busto in marmo del defunto, modellato dallo scultore barlettano G. Manuti. La costruzione è documentata nell’anno 1840-43 con i relativi atti di Appalto, Cautione, Nomine di Periti ed esproprio di terreni. La strada che unirà la cittadina con il camposanto verrà costruita negli anni 1842-1860. Dopo 47 anni dalla costruzione delle mura di cinta, nel 1899 vengono eseguiti i primi lavori di restauro e sistemazione delle nuove aree che verranno annesse alla parte monumentale. Il capitolato d’appalto prevede la costruzione di:

1) Opere di Cinta;
2) Fondazioni;
3) Coronamento in pietra delle stesse;
4) Basamento in pietra;
5) Soprelevazione in tufo;
6) Opere completive della cinta;
7) Risanamento della camera mortuaria e sezione cadaverica.


Risale invece al 1956 l’evento più rilevante per la storia del Cimitero Monumentale: il crollo del muro di cinta dei porticati delle sezioni III e IV con il relativo crollo delle volte di copertura del porticato della sezione III. (10) Furono in seguito eseguiti dei lavori di ricostruzione delle parti distrutte che non presentavano più la geometria originaria, essendo la copertura della sezione III realizzata con un semplice solaio latero-cementizio al posto delle volte a vela in tufo calcareo. La cartografia relativa alle planimetrie dell’ufficio tecnico dello stesso Comune riporta la ricostruzione delle sezioni III e IV agli anni 1974-1980, essendo assenti tali parti nella planimetria del comune relativa all’anno 1974, ed essendo invece presente nella planimetria relativa all’anno 1980.