Analisi del degrado La forma di degrado in oggetto si manifesta prevalentemente mediante la percezione diffusa di conci calcarenitici delle murature a faccia vista (soprattutto nei prospetti interni delle quattro sezioni angolari) essenzialmente caratterizzati da una diffusa alveolizzazione, ossia dalla presenza di cavità superficiali di forma e dimensioni variabili nonché di fessurazioni facilmente localizzabili dovute al moto relativo delle varie parti della struttura muraria; gli interventi di consolidamento di seguito descritti mirano ovviamente al recupero e alla conservazione dei conci nei quali il degrado suddetto è presente in una forma "meno spinta" (cavità ridotte in numero e dimensione, fessurazioni di entità contenuta che non abbiano abbattuto completamente la resistenza meccanica del concio). Possibili cause L'alveolizzazione dei paramenti calcarenitici, favorita dalla peculiare struttura porosa del materiale, può essere accentuata da molteplici fattori: - azione corrosiva degli agenti atmosferici quali le variazioni di volume connesse alle escursioni termiche (gelo-disgelo); - adiacenza di tipologie litologiche diverse come, ad esempio la diluizione dei sali contenuti negli strati tufacei superficiali; - diverso grado di manutenzione tra le varie parti del paramento lapideo; - fattori meccanici legati specificatamente all'azione eolica che produce fenomeni patologici quali la smerigliatura dei granelli di sabbia trasportati, o l'abbattimento della temperatura superficiale e che ne aumenta la fragilità; le condizioni microclimatiche eccessivamente umide possono favorire il proliferare di colonie batteriche e/o vegetali autotrofe e non, che cooperano all'azione erosiva degli strati superficiali accanto alla presenza di elementi inorganici quali prodotti carboniosi od incrostazioni insolubili contenute in molte sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera; |
|
Analisi del degrado La forma di degrado in oggetto si manifesta prevalentemente mediante la percezione di croste nere superficiali fortemente diffuse in corrispondenza dei cornicioni, delle zoccolature, del timpano del portale di accesso (sia nel fronte interno che in quello esterno), e di tutti gli alri paramenti lapidei calcarei a vista di qualsivoglia dimensione; la notevole diffusione del fenomeno rende l’intervento di seguito descritto, necessario praticamente in corrispondenza di ciascuno dei suddetti paramenti ed ha indotto a non rappresentare il fenomeno nelle tavole grafiche; Possibili cause Il degrado dei paramenti lapidei può essere diretta conseguenza di molteplici fattori: - - azione corrosiva degli agenti atmosferici quali le variazioni di volume connesse alle escursioni termiche (gelo-disgelo) o l’azione dilavante delle acque meteoriche; - - azioni chimiche legate all’inquinamento ambientale o alla adiacenza di tipologie litologiche diverse; - - diverso grado di manutenzione tra le varie parti del paramento lapideo; - - fattori meccanici legati specificatamente alla azione eolica che produce fenomeni patologici quali la smerigliatura dei granelli di sabbia trasportati, l’accumulo di polvere o altri detriti, l’abbattimento della temperatura superficiale che favorisce il congelamento dell’acqua interstiziale; - - le condizioni microclimatiche eccessivamente umide possono favorire il proliferare di colonie batteriche e/o vegetali autotrofe e non, abbastanza facilmente riconoscibili ed individuabili ma per i quali è difficile prevedere l’azione distruttiva prodotta sul paramento lapideo; - - possibile adozione, in fase di costruzione, di un metodo non corretto di estrazione dalle cave del materiale lapideo; possibile posa in opera non corretta dei conci in fase di costruzione. |
|
Analisi del degrado In generale, si osserva una diffusa fatiscenza della malta ed un disgregamennto della stessa con conseguente espulsione dalla sezione muraria, che interessa le quattro sezioni angolari ed in particolare le sezioni 2 e 3. Possibili cause Il degrado della malta è diretta conseguenza della azione disgregatrice degli agenti atmosferici ( piogge, venti, gelo-disgelo, azioni chimiche legate all’inquinamento ambientale ) che agiscono appunto sulla malta, in quanto essa costituisce l’elemento più vulnerabile tra quelli che costituiscono l’ apparecchiatura muraria. |