Continuando troviamo l'altare del SS. Rosario, caratterizzato da linee pulite e superfici lisce. La pavimentazione e la balaustra sono
state realizzate rispettivamente nel 1938 e nel 1961 per devozione di Maria Amelia Cascella, vedova Licci. Sui muri laterali della
cappella vi sono due tele: quella di destra rappresenta la natività, quella di sinistra S. Raimondo di Pennafort.
Il precedente ed omonimo altare risalirebbe agli inizi del XVII secolo, all'interno del quale, secondo le cronache del tempo, già
esisteva l'antica effige della Vergine col Putto, definita dal De Giorgi di stile greco e poi collocata al di sopra dell'architrave tra due putti.
È l'unico altare fornito di un tabernacolo che invero non sembrerebbe appartenere, sia per lo stile sia per le dimensioni, al contesto
scultoreo del quale fa parte integrante. Due coppie di colonne a fusto liscio e chiaro, fornite di capitello dorato, esaltano la tela centrale
dipinta nel 1728 dal pittore G. Alvarez e raffigurante la titolare col Divino Infante in braccio, tra S. Domenico (a destra) e
S. Caterina(a sinistra). Ai lati i misteri della passione dipinti su supporti telati.
CENNI STORICI |
PIANTA INTERATTIVA |
PROSPETTI |
NAVATA CENTRALE |
NAVATA DESTRA |
NAVATA SINISTRA |
LA SEPOLTURA DEL CLERO |
ALTARE MAGGIORE |