Riteniamo credibile che la famiglia D'Andrano, vissuta a Gioia nei secoli XIII-XIV, e a cui
è intitolata la piazza alle spalle della Chiesa e del Convento di S.Francesco, abbia
provveduto se non alla fondazione alla costruzione o ristrutturazione dell'antico Convento
e della Chiesa. Sappiamo da Padre Bonaventura da Lama che Nicoḷ D'Andrano, padre di Luca
fece costruire all'interno della Chiesa la Cappella di S.Nicola D'Andrano provvista in alto
di uno stemma della famiglia. Il Figlio Luca, nato a Gioia alla fine del secolo XIII,
personaggio illustre della corte del principe di Taranto, Filippo D'Angị, del quale era
Vicario, Giustiziere ed Erario, abbelĺ notevolmente queste opere, recintandole ed
aggiungendovi un Ospedale.
All'interno di questa Cappella vi era un sepolcro dove venivano sepolti i membri della
famiglia, e un altro sepolcro di marmo scolpito, detto
"Arca di Messer Luca D'Andrano" dove era sepolta Giacchina moglie di Nicoḷ.
Sempre a proposito dei D'Andrano il da Lama fornisce una ulteriore "curiosità":
per concessione di Roberto d'Angị, abbandonarono il loro blasone con tre
rose, per uno scudo a cinque sbarre. Lo scudo a cinque sbarre è chiaramente visibile
sull'arca di Messer Luca, mentre il blasone con tre rose è riprodotto in bassorilievo
all'interno del
cortile di Arco Cimone,
nel centro storico della città.
Semplice curiosità? Forse, ma se il da Lama ha detto il vero,
l'abitazione del XII sec.
di Arco Cimone è certamente l'antica casa D'Andrano.