Per il passaggio e per far pascolare lungo i tratturi e nelle Locazioni ovini e bovini, i pastori pagavano ingenti tasse agli occupanti, attraverso la “Dogana della Mena delle Pecore”. Secondo i Francesi, la Capitanata faceva parte dell’Abruzzo perché legata all’economia pastorizia di quella terra, e spettava perciò alla Francia; per gli Spagnuoli era, invece, parte integrante della Puglia a loro assegnata dal Trattato di Granata, e quindi le entrate spettavano alla Spagna.
Le discordie iniziali si tramutarono presto in vere e proprie battaglie fra i due eserciti, guidati rispettivamente da Luigi d’Armagnac duca di Nemours e da Consalvo da Cordova, detto il Gran Capitano.
Nell’inverno 1502-1503 Consalvo concentrò le sue forze in Barletta, mantenendo presidi a Manfredonia, Andria, Canosa e Taranto, e rimase in attesa dei 2000 fanti promessigli da Massimiliano d’Austria; ma Canosa fu attaccata e conquistata dal Nemours, che vi si insediò.
La nostra piccola Cerignola, intanto, era presidiata da una guarnigione di Francesi al comando del marchese di Lucito.
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