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Il 1° febbraio, data indicata come il suo «dies natalis», fu il giorno della traslazione del suo corpo da Nicea a Kampsada, luogo natale. Il 10 novembre sarebbe invece il giorno della traslazione del suo corpo a Roma, ove fu deposto in una chiesetta a lui dedicata in Campo Marzio, nel sec. IX. La chiesa di San Trifone in Campo Marzio fu distrutta nel sec. XVIII per allargare il convento degli Agostiniani annesso alla grandiosa chiesa di Sant' Agostino, ove furono trasportati tutte le reliquie ed oggetti sacri prima esistenti nella chiesa di San Trifone.
SI NARRA CHE....
Nell'anno 1595, e seguenti, tutta questa regione (n.d.a. la Puglia) sentiva il flagello, e la rovina dei Bruchi, in tale circostanza capitò nel nostro territorio un venerando prete greco "religioso dell'Ordine di S. Basilio", che incitò il Clero e il Popolo a ricorrere devotamente a San Trifone: egli stesso, percorrendo le campagne, invocando il Santo allontanava e distruggeva le locuste cosicché tutti riconobbero la validissima protezione del giovane martire e unanimamente lo acclamarono e benedissero quale speciale Patrono e Protettore di Cerignola. L'Arciprete del tempo, D. Giovanni Giacomo De Martinis, dedicò al Santo la cappella, che si trova dietro l'attuale sacrestia del Reverendissimo Capitolo Cattedrale, collocandovi un quadro con l'immagine dello stesso che in mezzo ai campi, con l'aspersorio in mano benedice i terreni scacciandone l'infausto flagello: per accrescere la devozione del popolo, finchè visse, celebrò sull'altare, ivi eretto, la Santa Messa.
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