Giuseppe Pavoncelli
 

In questo anno, dopo essere stato presidente della prima Commissione incaricata degli studi per l’Acquedotto Pugliese, presentò il progetto di massima dell’acquedotto più grande d’Europa (inaugurato nel 1915, con i suoi 1600 chilometri di rete).
A lui è intitolata la grande Galleria dell'Appennino che raccoglie le acque del Sele, in Campania, e le avvia verso la Puglia.
Avviò anche il progetto per la bonifica delle terre paludose in Italia. Raffaele De Cesare, storiografo, nel discorso pronunciato a Cerignola il giorno 11 giugno 1911, disse a mo’ di chiusa: “Giuseppe Pavoncelli appartiene alla storia economica del Mezzogiorno continentale e ne è il maggior astro.(...)
Ebbe nemici e invidiosi, anche una moltitudine di imitatori e di ammiratori.
Fu uno dei maggiori esempi di umana laboriosità ed uno dei tipi più originali e geniali della stirpe pugliese”.
Cerignola gli ha dedicato l’Istituto Agrario, una strada, una Scuola Media inferiore e l’Asilo Infantile di Via Napoli, oggi Casa famiglia per disabili psichici.

Muore aNapoli il 2 maggio 1910.