don Antonio Palladino
 

A Cerignola, la Chiesa affidatagli sorge sul Piazzale S. Rocco (“piano delle fosse”), che fu teatro di numerose assemblee di braccianti in lotta con gli agrari, che spesso si risolvevano con l’uccisione di qualcuno dei dimostranti. Don Antonio fu spesso testimone di episodi che non potevano non lasciare dolorosa traccia nel suo cuore. In un suo discorso del 1916, parlando delle condizioni della classe bracciantile, sostenne il sacrosanto diritto “delle domande dei contadini per un miglioramento economico e civile” e condannò duramente il comportamento dei ricchi, anticipando il pensiero di don Sturzo. E’ con questa aperta intuizione che il cerignolano pose mano alla Cassa Rurale ed alla sezione della Unione popolare fra i cattolici d’Italia.
I1 14 settembre 1921 pose la prima pietra per la costruzione della Pia Opera del Buon Consiglio, nella quale trovarono riparo le orfanelle appartenenti a famiglie indigenti, in seguito poste sotto la guida delle suore Domenicane del SS. Sacramento, Ordine da lui stesso voluto, ma fondato il 19 ottobre del 1927 dalle sorelle cerignolane Angela e Ripalta Vasciaveo. Nei 17 anni di guida della sua parrocchia don Antonio fondò un grande numero di associazioni religiose. La sua salute, però, già da tempo precaria, andò peggiorando e nel 1922 viene prematuramente bloccato dalla malattia; dopo diciotto mesi di inenarrabili sofferenze, minato nel fisico, si spense il 15 maggio 1926 in odore di santità, a soli 45 anni.

Oggi mons. Palladino viaggia verso la santità, dopo la causa di beatificazione conclusa il 14 maggio 1999.