Giuseppe  Di Vittorio
 

Sindacalista. Nasce a Cerignola l'11 agosto 1892.

Giovanissimo fece parte delle organizzazioni sindacali e militò nel Partito Socialista fino al 1924. Dal 1911 si dedicò all’azione sindacale; nel 1912 diventò membro del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Cerignola e segretario di quella di Minervino Murge; nel 1913 fece parte del Comitato Centrale dell’Unione Sindacale Italiana.
Dopo la “Settimana rossa” del 1914, fu arrestato ed esiliato in Svizzera, dove si dedicò allo studio dei problemi socioeconomici e sindacali.
Volontario alla Grande Guerra, dopo essersi ferito, fu internato in Sicilia, poi in Sardegna ed infine in Libia.
Irriducibile al fascismo dilagante, è deputato PSI nel 1921. Dirige la Camera del Lavoro di Bari. NeI 1925, entrato nelle file del Partito Comunista, fu nuovamente arrestato.
Condannato dal tribunale speciale fascista a 12 anni di prigione, fuggì in Francia nel 1926. Dal 1928 al 1930 rappresentò la Confederazione Generale del Lavoro all’Internazionale dei Sindacati rossi.
Fu organizzatore delle Brigate Internazionali nella guerra di Spagna. Nel 1937 diresse la “Voce degli italiani” a Parigi.