Santuario di Santa Maria di Ripalta
 
 

Ma l’interno della chiesetta rimase limitata alla sola attuale navata centrale, chiaramente insufficiente per accogliere i devoti sempre più numerosi, per cui nel 1949 si decise di aggiungere il transetto e l’abside. Nel 1974, infine, tutto il complesso venne alleggerito dall’abbattimento di alcune stanze del piano superiore, che una volta erano residenza di contadini e di un guardiano (o di un eremita).

Ancora due date importanti hanno interessato la nostra chiesetta, ambedue ricadenti sotto l’episcopato di Mons. Giovan Battista Pichierri, ovvero l’8 settembre 1992, per il Decreto di erezione a "Santuario Diocesano Madre di Dio Maria SS. di Ripalta", e il 31 maggio 1993 per il tanto auspicato passaggio da privati alla Diocesi della proprietà della chiesa, degli annessi locali e del terreno circostante di ha 1.08.78.
E da allora l’impegno già da tempo profuso per arricchire e rendere più accogliente il Sacro Tempio si è riversato anche nella ristrutturazione e nella cura degli spazi circostanti, con l’installazione di una Via Crucis, di piante, alberi e panchine al fine di offrire ai fedeli un ambiente favorevole alla preghiera e a sereni momenti di svago.

Nel Santuario il Quadro della Madonna di Ripalta sosta per i mesi che vanno dal secondo lunedì di ottobre al sabato successivo alla Pasqua, due date che danno luogo ad altrettanti pellegrinaggi a piedi per accompagnare in processione il Quadro da Cerignola al Santuario e viceversa, durante i quali la Sacra Icona sosta per alcune ore nelle Cappelle rurali della “Salve Regina”, eretta nel 1872, e delle “Pozzelle”, costruita nel 1833, entrambe presenti lungo la strada che conduce al Santuario.