Con testamento in data 1 Marzo 1855, confermato con altro atto due giorni dopo, un estroso cittadino di Cerignola, Paolo Tonti, ricchissimo, volle che dalle rendite dei suoi beni venisse costruita “una Chiesa Cattedrale in questa Città di Cerignola, corrispondente al numero degli abitanti”; nominò, quindi, quale erede universale la sua città.
Il Comune affidò nuovamente l'incarico a Saponieri, che propose un progetto di 190.000 ducati. Scartato il progetto di Saponieri perchè troppo eseso, fu dato incarico all’ing. Enrico Alvino, di Napoli, che accettò la nomina nel Febbrario del 1861 e preparò un progetto, anch'esso grandioso e quindi inaccettabile dalle autorità cittadine.
Lo stesso tecnico propose un secondo progetto che, approvato dal Comune, non riuscì di gradimento della popolazione, prevedendo esso un edificio di poco più ampio della vecchia Cattedrale. Infine nel 1870, apportando alcune sostanziali modifiche al suo primo progetto, ne propose un altro che fu accettato per la spesa di 127.000 ducati.