Fino al secolo XVIII i cadaveri umani venivano seppelliti in fosse scavate lungo i margini delle strade o in prossimità delle abitazioni private oppure all’interno delle chiese. In seguito, per mancanza di spazio, tutto questo divenne impossibile, soprattutto nelle città, e i cimiteri furono sistemati al di fuori dei centri abitati (editto napoleonico di Saint-Cloud del 1804). In Puglia il R.D. 11 Marzo 1817, di S.M. Ferdinando I Re delle Due Sicilie, cambiò l’uso delle sepolture e dette inizio alla costruzione dei Campisanti. La storia del Camposanto di Cerignola ha inizio nel secondo decennio del secolo XIX in seguito al Real Decreto del Re di Napoli Ferdinando IV, divenuto poi Ferdinando i Re delle Due Sicilie, il quale, con la Legge dell’11 Marzo 1817, ordinava la costruzione, nei diversi paesi del Regno, dei Campisanti per garantire la pubblica salute ed ispirare la religiosa venerazione dovuta alle spoglie umane. In seguito al Real Decreto, fu presentato un progetto del Comune e dietro perizia del 6 Aprile 1818, formulata dall’ing. Prov. dottor G. Panico, fu emanato il bando di aggiudicazione dell’appalto fissato in Ducati 1903,06. La perizia fu approvata dall’intendente di Capitanata e restituita al Comune di Cerignola in data 30 Giugno 1818.
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