Operazioni di consolidamento delle murature
interessate da parzializzazione della sezione:
Si effettua un sistema provvisorio, costituito da puntelli che devono spiegare una necessaria azione di sostegno e ritegno contro la spinta della volta di copertura e devono fronteggiare la presso-flessione. Si rigenera dapprima la muratura con iniezioni di malta cementizia, operazione che conferisce alla muratura una indispensabile compattezza, ed in un secondo tempo, assicurata la stabilità, si passa a consolidare mediante la cucitura delle due superfici murarie, separate dalla frattura, mediante dei tirantini metallici antiespulsivi. Essi sono dotati di testa ad una estremità e di dado a vite nell’altra. Le operazioni di posa in opera sono quanto mai semplici: si praticano dei fori nella direzione normale al paramento, per tutto lo spessore della muratura e vi si mette in opera la chiavarda ponendola in tensione a caldo avvitando il dado,così costituendo col ritorno della temperatura ambiente, una pretensione dovuta alla trasformazione dell’allungamento termico in allungamento elastico. I tirantini vanno collocati nel ventre d’inflessione e in tutta la zona compresa dalla fessurazione, si poseranno in opera uno alla volta né si procederà alla perforazione per l’alloggiamento di uno senza aver già posto in opera e in tiro il precedente. Realizzata la chiodatura tra i due tronconi di muro, si procede alle iniezioni con latte di cemento a bassissima pressione previa irrorazione di acqua dai fori stessi di iniezione.Il diametro dei fori deve essere di 40 millimetri, per contenere i tondini da 16 millimetri di diametro e la testa viene occultata in piccoli cavi aperti in superficie nei due paramenti ricoperti in gesso ed infine intonacati.