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Prendiamo il grandangolare ruotiamo la messa a fuoco fino al
valore infinito, fino a che si trova sulla linea con f/22 delle profondità di
campo, ottenendo uno sconfinamento della profondità di campo.
La distanza a cui il primo piano inizierà ad essere a fuoco sarà in corrispondenza del valore f/22 di sinistra,
es. 0,60 m,
vuol dire che da 0,60m all’infinito ci sarà la zona di nitidezza. Impostiamo il
diaframma sullo stesso valore della profondità di campo f/22. Guardando
all’interno del mirino notiamo che la scena non è per niente a fuoco, ma
lasciamo queste impostazioni. La ragione per cui l’inquadratura sembra poco
nitida e confusa è data dal fatto che stiamo guardando la scena da un obiettivo
a tutta apertura. Cioè anche se sulla ghiera dei diaframmi è indicato f/22, il
diaframma rimarrà completamente aperto sul suo valore minimo, mettiamo f/2,8,
fino a che non si sarà premuto il pulsante di scatto. Solo in quel momento
otterremo la voluta profondità di campo.