IL NOVECENTO

Nei primi anni del XX secolo la fotografia commerciale si diffuse rapidamente; nel 1907 il pubblico iniziò a disporre delle prime rudimentali pellicole a colori, lastre di vetro chiamate Autochromes Lumière in onore di chi le aveva create, i francesi Auguste e Louis-Jean Lumière. In quegli anni le fotografie a colori si scattavano con macchine a tre esposizioni.

Nel decennio successivo i progressi della fotomeccanica per la stampa aprirono nuovi orizzonti professionali ai fotografi che vennero molto ricercati per illustrare i testi di giornali e riviste. Il grande consumo di illustrazioni fotografiche aprì l'enorme mercato della pubblicità e della fotografia commerciale; infine i progressi tecnologici portarono alla produzione di apparecchi fotografici semplici ed economici, incoraggiando la diffusione della fotografia presso il grande pubblico. Nel 1947 la macchina fotografica Polaroid Land, basata su un procedimento scoperto dal fisico americano Edwin H. Land, aggiunse alla fotografia la possibilità di ottenere foto immediate, che si sviluppavano cioè direttamente all'interno della macchina.