EFFETTO DEL DIAFRAMMA |
Se il diaframma è tutto aperto permette a un gran flusso
luminoso di colpire la pellicola, in questo modo tutta la luce che attraversa
l’obiettivo si sparge sulla pellicola creando un’ampia zona fuori fuoco,
eccetto la luce riflessa dall’oggetto messo a fuoco.
Quando fotografiamo lo stesso soggetto con un obiettivo che
ha un diaframma f/22, cioè tutto chiuso, il flusso luminoso che attraversa
l’obiettivo si riduce, otteniamo un’immagine più nitida e dettagliata in tutte
le sue parti, perché la luce non si sparge sulla pellicola, ma è concentrata
attraverso la chiusura del diaframma.
Nel diagramma (IN BASSO) un obiettivo fotografico è stato messo a fuoco su 3m. Alla massima apertura
del diaframma f/2 il campo di messa a fuoco ha un' estensione molto ridotta, da 2,7m a 3,5m che
aumenta però man mano che si diaframma.
Così con f/5,6 si avrà un intervallo
di messa a fuoco compreso tra 2,4m e 4m; con f/16 questo verrà ancora più dilatato.
Sulla montatura di molti obiettivi è riportata la scala delle profondità di campo relative alle
diverse distanze di ripresa e aperture del diaframma che possono essere impostate
sull'obiettivo.