Se vogliamo creare delle immagini con questo metodo, possiamo farlo in modo abbastanza semplice con un
programma di fotoritocco, ad esempio il Photoshop, oppure mediante software specifici.
In sostanza bisogna intervenire modificando la saturazione dei canali rossi, verdi e blu (RGB) di cui
ogni immagine digitale è composta. Le foto ovviamente dovranno essere due e prese da punti diversi per poter ottenere la visione in rilievo.
La distanza tra i due assi principali sarà variabile in funzione della distanza del punto
fotografato più vicino a noi: per poter ottenere una visione stereoscopica ottimale il rapporto tra
base e distanza di presa dovrà variare tra 1/5 e 1/25.
La foto di sinistra sarà saturata con la tonalità della lente destra in modo che guardandola
con tale filtro non si veda; per la foto di destra si procederà in maniera analoga. Se per esempio
gli occhiali anaglifici hanno la lente di di sinistra rossa e quella di destra verde, le due foto
si dovranno saturare nell'ordine come riportato nell'esempio che ritrae Eraclio, il colosso di Barletta.
Una volta saturati i livelli, se guardando con la lente dello stesso colore si notano i bordi, bisognerà
regolare luminosità e contrasto, tenendo conto che se si vogliono evitare disturbi visivi,
le singole foto viste con le lenti di colore opposto devono dare immagini simili in questi termini.
Fatto questo non ci resta che sovrapporre le due immagini portando l'opacità della foto in
primo piano al 50% e facendo riferimento ad un oggetto della foto. Infine regolare nuovamente
luminosità e contrasto che le foto hanno perso durante l'operazione. Se alcune zone appaiono +
cariche del colore saturato, bisognerà selezionare queste aree e desaturarle fino ad attenuarne
l'effetto.
Per l'esempio preso in considerazione il risultato finale è quello riportato di seguito.