RELAZIONE DELLO STATO DI FATTO



Nonostante il Convento sia attualmente in uso dai Padri Francescani , lo stato di fatto evidenzia, al piano terra e relativamente ai quattro prospetti esterni,
una situazione di degrado di media-alta gravita. Tale condizione e in buona parte da attribuirsi alle vicende storiche che hanno segnato la vita del convento
negli ultimi decenni oltre che ai problemi relativi a fenomeni di umidita diffusa che caratterizzano buona parte degli ambienti.
Dai documenti conservati all’Archivio di Stato di Taranto risulta, infatti, che i Padri Francescani svolsero lavori di restauro e recupero di alcuni locali
adiacenti alla Chiesa che nel periodo della guerra erano stati utilizzati prima dai soldati tedeschi, poi dagli Alleati e, infine, dai profughi provenienti
dall’ Abruzzo. Dalle carte del Genio Civile si evince chiaramente in quale stato di degrado doveva trovarsi il Convento. I lavori richiesti, infatti,
prevedevano il rifacimento di strutture murarie e solai, l’intonacatura e la ripulitura delle pareti affrescate del chiostro, rese scure dai fumi dei fuochi
accesi dai soldati e dai profughi, alloggiati proprio in questi ambienti, il ripristino delle strutture lignee delle coperture voltate della Chiesa e il rinnovo
dei solai piani di copertura del loggiato con affaccio sul sagrato.
Questi lavori, iniziati nel 1952, furono terminati dalla Sovrintendenza delle Opere di Puglia e Lucania solo dieci anni dopo con non poche divergenze tra organi
di Stato e rappresentanti Francescani.
Dall’analisi dei documenti citati, si e inoltre potuto fare un confronto tra una planimetria redatta nel 1952, una su cui sono riportati alcuni interventi
del 1990 e la situazione attuale; si evince che diversi vani hanno subito trasformazioni negli ultimi cinquant’ anni.
La situazione di degrado, riscontrata a seguito del sopralluogo effettuato, evidenzia numerose fessurazioni , all’intradosso delle due volte,
sulle pareti, alcune lacune degli affreschi e la presenza di umidita di risalita . Tale umidita, estesa anche al pavimento, e visibile
inoltre nei diversi ambienti,i quali la situazione e aggravata dalla presenza di pannelli di plastica che impediscono
la traspirazione,sulle pareti si osservano anche il distacco dell’intonaco e molteplici fessurazioni
La presenza di queste ultime e riscontrabile ancora sulla parete in comune col vano precedente,
qui ancora notevole umidita e diffusa sulle murature e sul pavimento che risulta parzialmente degradato; la volta sovrastante e in comune con
questo parte del pavimento che e degradato
Una fessurazione longitudinale all’estradosso della volta e chiaramente visibile in cui, pareti e pavimento sono interessati ancora da umidita diffusa, cosi come
i vani
Alcune fessurazioni sono visibili sul pavimento e lungo la parete est, in questi ultimi due ambienti e presente un battuto di cemento
fatto probabilmente in seguito alla rimozione o messa in opera di impianti.
Nel E presente una situazione di degrado relativamente alla pavimentazione sostituita in parte con altra differente,
in parte con battuto di cemento in seguito a lavori eseguiti .Sulle colonne e sui quattro prospetti vi e presenza di umidita, muschi e licheni e fenomeni di dilavamento.
Sul lato est del quadriportico perfettamente visibili, degli archetti romanici.
I bracci del chiostro , lungo tutta la superficie laterale, sono interessati da fenomeni di umidita e da lacune degli affreschi; anche nella
pavimentazione vi sono umidita diffusa, lacune e alcune mattonelle sostituite con altre differenti.
Esternamente, sul lato nord ovest, di recente costruzione, e da considerarsi superfetazioni da demolire.

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