La Vergine è seduta. E’ rivolta verso destra. Ha sulle ginocchia il Bambino Gesù, che ha la manina destra leggermente sollevata verso la Mamma, nell’atto di accarezzare e di mostrare la sua gratitudine e la sua riconoscenza, per essersi volentieri prestata ad ospitarlo nel suo seno, affinché si umanizzasse e compisse la redenzione e la salvezza del genere umano, dopo il peccato originale, compiuto da Adamo ed Eva. Madre e Figlio non si guardano, non incrociano i loro sguardi, ma la Mamma guarda verso destra, come già accennato, e il Figlio verso sinistra, come se volessero abbracciare, con il loro sguardo dolce e pensoso, tutta l’umanità, con il fermo proposito di salvarla dal peccato e dalle passioni, semprerispettando la volontà dei singoli. Chi guarda questa Madonna con il Bambino si sente protetto, affascinato, misticamente rapito; non facilmente si riesce a staccare dalla tela il suo sguardo; è come conquistato, attratto, calamitato. Gli cinge amorosamente e dolcemente con la mano destra il capo ricciuto e con quella sinistra il busto. Il colore della veste della Madre è rosso scuro, con un mantello celeste, bordato d’oro. Il piccolo Gesù indossa una tunichetta grigia, bordata anch’essa d’oro. Sia la Madre sia il Figlio hanno mani e volto grassocci. Sono belli, ma ancor di più sarebbero stati belli se l’autore, che noi non conosciamo, avesse fatto volti e mani meno robusti, più affilati e raffinati, più delicati e assottigliati. Le teste sono circondate da nimbo dorato. Sono le aureole. Gli occhi della Madonna sono caratteristici, grandi, espressivi, a bulbo sporgente. Sul lembo del manto che incornicia la fronte della Vergine, sono dipinte tre stelle, che si notano distintamente. Una stella è in alto, al di sopra della testa della Madonna, Madre di Gesù o nostra, e un’altra ancora sul mantello a destra di chi guarda. Questo particolare ha fatto dare al dipinto la denominazione di “Madonna della Stella”. Generalmente la Madonna è incoronata da dodici stelle che denotano i dodici privilegi di Maria SS.ma: l’eterna predestinazione di Maria alle future grandezze; la dignità di Figlia primogenita dell’eterno Padre; la gran dignità di vera Madre del Verbo Eterno; la sua dignità di prediletta Sposa dello Spirito Santo; la dignità di essere stata Maria sola concepita Immacolata; la dignità di Maria SS.ma di essere stata consacrata al Tempio, all’età di tre anni appena; la dignità di Maria nel Mistero dell’Annunziata; la dignità di Maria nel partorire Gesù tra gli splendori della sua Verginità Immacolata; la dignità di Maria nel mistero della purificazione; la dignità di Maria nell’essere dichiarata, sul calvario, Madre del genere umano; la dignità di Maria nella sua Gloriosa Assunzione al cielo e la dignità di cui fu ripiena nella sua gloriosa Incoronazione. Lo sfondo della tela è oscuro, e questo per mettere maggiormente in risalto e in evidenza la Madre e il Bambino, che sembrano staccarsi da una zona poco luminosa, per venire alla luce ed essere contemplati, ammirati, amati, perché fonti di salvezza e di redenzione. C’è un gioco chiaroscurale, che fa comprendere con facilità l’epoca in cui è stata dipinta ed è esposta al culto dei fedeli. E’ il 1600. Siamo al periodo barocco e questo lo si può notare anche dalla ricchezza di pieghe del mantello della Madonna e della tunichetta del Figlio. Gli esperti considerano questa tela mediocre da un punto di vista artistico. Nella sovrastante cimasa, in marmo bianco, si legge: “Stella matutina”. E’ il pianeta Venere, popolarmente creduta una grande e luminosa stella, quando è astro della sera; la mattina è chiamata Diana o Lucifero, quando appare prima del Sole. Non lascia mai solo l’uomo, ma lo accompagna in tutte le ore del giorno e della notte, esattamente come fa la Madonna con noi umili mortali.