PULITURA DI MACCHIE DI RUGGINE

In corrispondenza delle ringhiere dei balconi del primo piano, delle catene, di inferriate prima esistenti e ora rimosse e anche dove c’è la presenza di zanche perni o altro, l’edificio presenta macchie di ruggine. Se la pietra è molto porosa, come nel caso del primo piano del nostro edificio, essa viene permeata dall’acqua che tende a diffondere i colloidi dalla loro sorgente alla massa lapidea circostante. Si possono così formare macchie superficiali, ma anche profonde, soprattutto in pietre porose, la cui rimozione è molto difficile e indubbiamente non potranno essere asportate con i due metodi descritti in precedenza. La rimozione dunque, si baserà sull’impiego di reagenti chimici specifici, in particolare su prodotti che complessano il ferro solubilizzandolo, senza danneggiare in nessun modo la pietra. Per la scelta del reagente più opportuno bisogna conoscere il tipo di roccia, nel nostro caso la pietra è calcarea ed è più difficile da trattare rispetto ad una silicea. Metodi sicuri ed efficienti non ci sono ancora, soprattutto per le macchie penetrate in profondità. Per quelle superficiali, quasi sempre di colore giallo-bruno e dovute a composti ossidati del ferro, una soluzione satura di fosfato di ammonio è particolarmente efficace, ma si deve stare attenti a mantenere il tempo di contatto al minimo necessario per evitare corrosioni del carbonato di calcio.

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