BARI VECCHIA - I PROGETTI POSSIBILI


La ricchezza di tracce del passato e le ulteriori recenti ricerche archeologiche all'interno del tessuto di Bari Vecchia fanno immaginare come possibile, e allo stesso tempo necessario, un progetto coerente, integrato e complesso di valorizzazione, di fruizione e di gestione di queste emergenze, testimonianza di una città, nascosta fino a poco tempo fa, ma meritevole di essere riscoperta e ammirata dai turisti ed in primo luogo dai baresi e da coloro che abitano e vivono quotidianamente la Città Vecchia. Sono molteplici le emergenze e i siti meritevoli di maggiori attenzioni e di una conoscenza meno superficiale: una decina di chiese bizantine databili al X - XI secolo, i resti delle mura greche e delle mura medievali, gli ipogei e i sepolcreti presenti in più parti della città vecchia, le numerose tracce emerse, anche di recente, delle antiche pavimentazioni medievali, l'area di Santa Scolastica (complesso, purtroppo attualmente chiuso al pubblico, dove si concentra la storia della città di Bari: i resti di un villaggio capannicolo preistorico; una necropoli peuceta e greca con tombe a sarcofago; un tratto di 12 metri della prima cinta muraria, a grossi blocchi, della città, risalente al IV secolo a.C.; i ruderi della chiesa bizantina dei SS. Giovanni e Paolo; parte del chiostro del XII secolo), quella di S.Pietro, il cortile dell'Abate Elia, piazza S.Maria del Buon Consiglio (con i ruderi della chiesa, le colonne di marmo e i capitelli romani di reimpiego), il monastero di S.Francesco alla Scarpa (con tracce del villaggio dell'Età del Bronzo e cospicui resti di una domus di età repubblicana), la piazzetta Rainaldo e Bisanzio, la stessa piazza Mercantile, nonostante il recente intervento di ripavimentazione e di arredo che ha banalizzato uno spazio complesso e pluristratificato, che invece meritava un intervento più sensibile e più rispettoso del suo passato. Un'area suscettibile di intervento e per adesso completamente trascurata dai progetti di recupero, ed in primo luogo da quelli connessi al piano Urban, è inoltre quella di piazza Chiurlia - piazza Corridoni, luogo centrale di connessione e di snodo tra il Castello, la piazza della Cattedrale, via Carmine, la piazza di S.Nicola, la piazza S.Pietro e via Palazzo di Città. Un ulteriore aspetto che contribuisce ad arricchire la città, se opportunamente gestito ed implementato, va ricercato nella presenza ormai diffusa di sedi museali all'interno della città vecchia: dagli spazi espositivi di Palazzo Simi, sede del centro operativo della Soprintendenza Archeologica per la Puglia, al Museo Storico, riaperto di recente, all'auspicabile prossima apertura del Museo Archeologico Provinciale all'interno del complesso di Santa Scolastica. Come si vede un panorama articolato e complesso di emergenze su cui è necessario ancora lavorare molto in un'ottica integrata, che accanto alla tutela e alla valorizzazione delle emergenze storico - culturali stesse affianchi, in maniera coerente, il rispetto e l'incentivazione della vita sociale ed economica della città.